Ente turistico Lago Maggiore si esprime: "Niente storto!" Schräg ist nicht schief.
"Schräg ist planmässige Absicht im Erscheinungsbild userer Verkehrswerbung." Zumindest, was Brissago anbetrifft.
" ... siamo dell’avviso che la particolare angolatura dell’immagine sia una precisa scelta estetica, che riprende semplicemente l’oratorio del Sacro Monte da una prospettiva differente."
Da kann auch Zermatt von Brissago noch dazulernen.
MATTERHORN für Mountainbiker
Weltkulturerbe: Parkplätze
L’Esecutivo di
Brissago non molla ad assperare che le
Nazioni Uniti classificarono “Patrimonio
culturale mondiale” la gola del Sacro Monte:
luogo di pellegrinaggio del settecento con santuario, calvario, e 14 cappelle di via
crucis.
Nel frattempo la stesse autorità, come pure quella ecclesiastica, accettano la presenza di una quindicina di automobili (appartendo a persone in case fuori della gola). Riempiono
lo spazio dell’ultimo curriculum vitae di Gesù, simbolizzato dalla cappelle XII (crocifissione di Gesù) e la cappella XIII (il togliere del corpo dalla croce).
Sinn der Sacri Monti an den Abhängen des Tessin und Oberitaliens ist –
so ein Fremdenführe – “einzuladen, innezuhalten, und Geschehnisse
auf Jesu letzter Wegstrecke, auf besondere Weise wahrzunehme ...".
Un tifoso del gruppo Farsi coraggio ci ha mandato la foto di questi autoveicoli che si appropriano la via dolorosa del designato
“patrimonio mondiale dell’umanità”.
Desideroso di poter ottenere e diffondere l’avviso
del Municipio di Brissago, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la documentazione.
Le foto iconografiche delle cappelle XII e XIII (dipinti di Fra Roberto) sono pubblicate da Elfi Rüsch/Annagreth Diethelm in "Brissago - Guida di monumenti svizzeri SSAS"
Spalte 2
Schiffsarcheologie kynophil uringeschädgt
Doppelte Kraft ist gut
- dreifache ist besser:
Holocaustbeute Brissagos und angrenzender Seegemeinden
Der Gartenzwerg von Valmara
Kunst am Wasser
am tiefsten Punkt der Schweiz
Respinto attentato contro diritti parlamentari
Collettivamente responsabile dell’ordine del giorno del Consiglio comunale, il Municipio ed il presidente del Consiglio hanno tentato di rovesciare l’ordinamento legale della rappresentanza democratico del popolo di Brissago: l’ordinamento organico del Consiglio comunale.
Violando la legge che stabilisce che al ordine del giorno di ogni sessione ordinaria del Consiglio comunale deve figurare la trattanda che garantisce i diritti politici indivi- duali degli eletti del popolo: Interpellanze e Mozioni.
Le interpellanze sono domande di delucidazione che costringono il Municipio a fornire pubblicamente tempestive risposte. "Se l’interpellanza è presentata in forma scritta almeno 7 giorni prima della seduta, il municipio è tenuto a rispondere nella seduta stessa” (Legge organica art. 66 capoverso 3).
Le mozioni sono proposte legislative che ogni singola consigliera, ogni singola consigliere ha prerogativa di inoltrare. Cioè strumenti preziosi per garantire l’eguaglianza in diritto di tutte le minoranze – sessuali, sociali, politiche e di età. “Il municipio deve mettere l’oggetto all’ordine del giorno, di regola, per la più prossima seduta del consiglio comunale” (Regolamento di applicazione della Legge organica art. 17, cpv 2).
Convocando l’ultima sessione del Consiglio, gli attori – Sindaco, Municipali e il Presi- dente del Consiglio - hanno tentato di sottrarre ai consiglieri comunali questi gioielli dell’autodeterminazione popolare. Intenzionalmente, come in seguito ammetterà il Presi- dente del Consiglio, Genesio Perlini.
Convocando il Consiglio, cosciente di questa mancanza, i dilettanti golpisti - Municipio e Presidente del Consiglio - hanno speculato sull’inerzia mentale della trentina di consiglieri di cui molti sembrano ignorare che la facoltà data al cittadino di approvare, presume una approfondita valutazione degli elementi in favore del non approvare.
Infatti a questo punto il Consiglio comunale di Brissago era a due passi di approvare questo ordine del giorno sistemato in modo da mutilare l’autodeterminazione del potere legislativo, quanto il consigliere anziano d’età, - il qui scrivente Edouard Wahl, rappresentante del gruppo politico Farsi coraggio - ha dimostrato la illegalità del pro- cedere previsto.
Dopo pausa per riflessione, il Presidente Perlini ha ammesso l’irregolarità delle sue intenzioni e ha sciolto la sessione. Non senza proferire invettive contro chi ha rivelato la cosa.
Tages-Anzeiger / Basler Zeitung / Berner Zeitung
Schweiz
Einzelkämpfer legt Gemeinde lahm
Edouard Wahl (87) gilt in seiner Heimat als rekursfreudig. Darum musste die Gemeinde nun in letzter Sekunde eine Sitzung verschieben.
Die Tessiner Gemeinde Brissago am Lago Maggiore verfügt weiterhin über kein Budget für das laufende Jahr. Der Gemeinderat verschob die Diskussion aus Angst vor einem Rekurs auf September. Die letzte Sitzung der Legislative fand im vergangenen Dezember statt.
Eigentlich hätte das Budget am Montagabend verabschiedet werden sollen. Doch die Sitzung wurde nach wenigen Minuten abgebrochen. Der Grund dafür war die Angst vor einem allfälligen Rekurs des Gemeinderates und politischen Einzelkämpfers Edouard Wahl.
Wahl machte zu Beginn der Sitzung jedoch darauf aufmerksam, dass der letzte Punkt der Traktandenliste zwingend den Interpellationen und Motionen gewidmet sein müsse. Auf dem Programm war aber der Punkt «Eventuelles» aufgeführt, wie verschiedene Tessiner Medien am Mittwoch berichteten.
Somit befand sich das Ratspräsidium der 1900-Einwohner-Gemeinde in der Bredouille. Denn eine Änderung der Traktandenliste in letzter Minute wäre ebenfalls nicht gesetzeskonform gewesen. Wahl hätte dies vermutlich zum Anlass für eine erneute Beschwerde genommen.
Ratspräsident Genesio Perlini (FDP) entschloss sich daher, die Sitzung auf den 13. September zu verschieben. Einen Seitenhieb auf den 1923 in Basel geborenen Wahl wollte er sich aber nicht verkneifen: Wahl fehle es an gesundem politischen Menschenverstand.
Wahl weist Kritik zurück
Die Gesetze seien dafür geschaffen worden, um eingehalten zu werden. «Sonst würden hier Zustände herrschen wie im Wilden Westen», sagte Wahl auf Anfrage der Nachrichtenagentur SDA.
Brissago, Costa di Porta, frazione Gadero. Unica passeggiata dell' agglomerazione residenziale-rurale. Unica via panoramica con pano- rama unico: montagne e Lago. Dalla Valle Morobbia a Magadino, Locarno, Ascona, Isole, Cannobio, Maccagno, Luino e tutto i Gamba- rogno con Pino e Tronzano.
E tutto questo patrimonio unico, tesoro paesagistico di tutti - comuinitari di Brissago e turisti - tutto questo condannato da sparire dietro muri di palazzi, villettte, sepie e - da vendere a privilegiati?
5 giugno 2010
Tages-Anzeiger Zürich, (tiratura 209’207, totale lettori 481’000) Estingue dalla letteratura mondiale la Brissago di Hemingway
E arrivato nel Feuilleton internazionale il nuovo logo dell’Ente turistico Lago Maggiore - quello “Ascona-Locarno” only - quello che cancella dell'opinione pubblico universale l’esistenza della (già brillante) stazione turistica Brissago.
“I dont want to be arrested.” “Then go to Switzerland.” diceva in una tempestosa notte di novembre 1917 a Stresa il cameriere d’albergo al tenente americano in fuga con la sua compagna incinta.
To Switzerland - “How ?” “In my boat”, un barca a remi.
“You know how far?” „Past Luino.” “Past Luino, Cannero, Cannobio,Tranzano.” “You arent in Switzerland until you come to BRISSAGO” “Is it that far?” "It’s thirty-five kiometres"
“Non ho voglia che mi arrestino.” “Allora scappi in Svizzera.” “In che modo?” “con la mia barca” (a remi) “Fin dove?” “Passato Luino” “Luino, Cannero, Cannobio, e Tronzano.” “Non sei in Svizzera prima d’aver raggiunto BRISSAGO.” "Quanto strada c`è?” "Trentacinque kilometri.”
Così il premio Nobel, Ernest Hemingway, in una dei suoi romanze le più conosciute in tutto il mondo - “A farewell to arms” (“Addio alle armi” "In einem andern Land”) - così Hemingway ha fatto conoscere a tutto il mondo l’esistenza del Lago Maggiore, della Svizzera, della porta d’entrata la più nautica della Confederazione: BRISSAGO. Il luogo, dove nel Caffè della dogana i rifugiati possono assedersi “at a clean wooden table” ("ad un tavolo di legno pulitissimo)”.
Dove a “splendid clean looking woman"’ (una donna in grembiule straordinariamente pulita)indossa la carica di essere il simbolo di tutta la gastronomia elvetica: “I’m sorry, we haven’t any rolls in war-time. - - How many eggsfor the gentleman?” (“ Mi dispiace ma non abbiamo panini in tempo di guerra. - - ”Quante uova per il signore?”).
Salpato da Stresa, dopo di remare 8 o 9 ore nel buio si accorgono:
“I was shure we were in Switzerland now.” („Credo che siamo in Svizzera“) “The frontier is a lot way back … this is Switzerland.“ („È un bel pezzo indietro diconfine … ………….“)
„There were many houses back in the trees from the shore and up the shore a way was a village with stone houses, some villas on the hills and a church.“
It was a nice-looking little town. There were many fishing boats along the quay and nets were spread on racks. … Catherine stepped up and we were in Switzerland together.
„What a lovely country”, diceva.
„Look at the houses. Isn’t this a fine square? There’s a place we can get breakfast.”
„Si vedevano molte case dietro gli alberi della riva e un poco più in avanti, scorsi un paese con le case di pietra; c’erano ville sulle colline e una chiesa”.
Era un cittadina graziosa, barche da pesca stavano allineate a riva e le reti erano stese sulle rastrelliere. … Catherine fece un passo. Eravamo in Svizzera tutt’e due. Che simpatico paese disse.
“Guarda queste case, non è bella? … Evviva! Andiamo a far colazione”.
Ancora oggi i grandi media districano - di fronte alle le quinte del panorama verbanese di Brissago – quanto nel romanzo “Addio alle armi” è virtuale e quanto è vissuto da Hemingway stesso (che negli anni 1922-23 ha viaggiato in svizzera per raccogliere dettagli ambientali e sociologici.
Così lo scrittore Andreas Tobler nel Tages-Anzeiger , supplemento “Kultur & Gesellschaft” del 4 giugno 2010, in un saggio “Wie die Schweiz zum Schauplatz von Hemingwys Tragödie wurde” riasume questo viaggio notturno di un paese all'altro.
Pero, come se l’autore, la redazione Tages-Anzeiger o il correttore o la corretrice, fosse diretto o fosse ingannato dal nuovo logo dell’ETLM „Ascona Locarno“, il grande giornale pubblica: “Nach einer 35 Kilometerlangen Fahrt im Ruderboot gelangen sie von Stresa NACH LOCARNO” und “erleben die Schweiz als Friedensparadies”.
Tages-Anzeiger: “Al termine di un viaggio di 35 kilometri in barca a remi arrivano da Stresa À LOCARNO" - [ciò che farebbe una docina di kilometri e 3 ore a remare di più] "E sperimentano la Svizzera quale Isola della pace.”
Il genuino “paese-portale del paradiso di pace”, secndo Hemingway - Brissago - probabilmente avrebbe a giro di posta domandata al giornale di Zurigo di rettificare l’interpretazione erronea che cancella Brissago dalla realtà “Cultura e Società” – probabilmente o avrebbe: se la già Ente turistico Brissago e Ronco s/A non si avesse, 12 anni fa, gettato nei braci dei big shot del turismo locarnese il cui ora stermina il nome della antica Repubblica Brissago nella coscienza pubblica.