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"Es klingt wie ein Aprilscherz, ist aber offenbar ernst gemeint: Die Rechtspopulisten von der Schweizerischen Volkspartei (SVP) wollen Baden-Württemberg, Vorarlberg und andere Grenzgebiete als neue Kantone der Schweiz angliedern. Der .SVP-Abgeordnete Dominique Baettig forderte die Regierung in Bern auf, den verfassungsrechtlichen und gesetzlichen Rahmen dafür zu schaffen, dass „grenznahe Regionen in der Form neuer Kantone in die Schweiz integriert werden können, wenn die Mehrheit der dortigen Bevölkerung ein solches Begehren stellen würde“"

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"Es klingt wie ein Aprilscherz, ist aber offenbar ernst gemeint: Die Rechtspopulisten von der Schweizerischen Volkspartei (SVP) wollen Baden-Württemberg, Vorarlberg und andere Grenzgebiete als neue Kantone der Schweiz angliedern. Der SVP-Abgeordnete Dominique Baettig forderte die Regierung in Bern auf, den verfassungsrechtlichen und gesetzlichen Rahmen dafür zu schaffen, dass „grenznahe Regionen in der Form neuer Kantone in die Schweiz integriert werden können, wenn die Mehrheit der dortigen Bevölkerung ein solches Begehren stellen würde“."

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Versuchshalber auf anderer Seite
















  
 1. August im Dörfli
L'Associazione velica invità 
Die Seglergemeinschaft Sailport Brissago lädt ein



1° Agosto – Festa nazionale a Gadero
frazione di montagna sopra Brissago
Patrocinio: Associazione velica Sailport-Brissago
Una dei più tradizionale delle feste nazionale del 1°agosto del litorale svizzero del Verbano. 


Si terra per la 30° volta nella frazione Gadero sopra Brissago da dove lo sguardo abbraccia le sponde elvetiche, piemontese e lombarde del Lago Maggiore

Programma

 
19:00 (esatto) Partenza Piazza comunale Brissago del gratis-bus per Gadero.

19:00- 20:00 Piazza Gadero, picnic dal proprio zaino

20:00-20.15 Suono mediante corda della campana dell’oratorio di Gadero

20:20 discorso. Rudolf Olivieri, dottore medico psichiatrico

21:00 corteo con lampioncini e bandierine attraverso nucleo storico e prati.

21.45 circa, rinfresco nella rustica casa dei velisti (già Casa dei preti).

 La festa di Gadero è conosciuta per la grande varietà degli oratori negli ultimi 30 anni: da Padre Cornelius Koch (prottetore d’asilanti e nomadi), allo scrittore Werner Rings, s (“La Svizzera nella guerra 1939-1945”), dal professore Bergier della Commissione Bergier, ad Amina Sulser (figlia dal Marocco - madre svizzera). 

 Quest’ anno parlerà il medico psichiatrico Rudolf Olivieri il cui ha uno studio, oltre quello di Zurigo, proprio a Gadero. 

 Si invita particolarmente genitori e figli di ogni etnia per la ormai rara occasione di partecipare ad un corteo con lampioncini nel ambiente fra lago e montagna.
 
Edouard Wahl,
Associazione velica Sailport Brissago

Bundesfeier 1. August in Gadero
einem Dörfli (frazione) in den Höhen über Brissago

19:00 präzis Abfahrt vom Gemeindehausplatz Brissago des gratis-Minibus nach Gadero

19:00 . 20:00  Pic-Nic auf der Piazza Gadero aus eigenem Rucksack

20::00 - 20:15  Läuten (von Hand) der Glocke des Kirchleins von Gadero, im Chor mit dem Kirchengeläute der ganzen Schweiz

20:20 Ansprache Dr. med. Rudolf  Olivieri, Psychiater, Zürich - Gadero

21:00  Lampion-Umzug durch den historischen Dorfkehr, durch Rebberg und Wiesen

21:50 circa Erfrischung im rustrikalen Seglerhaus (einst Casa dei Preti)

Persönlichkeiten der verschiedensten Herkommen und Fachgebiete haben in den vergangenen 30 Jahren der 1.-Augustfeier des Dörfli Gadero als Redner Profil gegeben. Darunter Werner Rings, der die Geschichte der Schweiz im 2. Weltkrieg in einer Fernsehfolge dokumentiert hat. Prof. Jean-Francçois Bergier von der Bergierkommission als Erforscher der mittelalterlichen Wirtschaft der Gotthardkantone, Amina Sulser, junge Frau aus Marokko und Schweizer Mutter
Die Reihe wird dieses Jahr fortgesetzt von Dr. med. Rudlof Olivieri, Psychiater aus Zürich, der im Dörfli Gadero eine Praxis hat.
Herzlich eingeladen ist jedermann - auch Besucher aus dem Ausland oder im Asyl. Kinder finden eine der selten gewordenen Gelegenheiten, an einem Lampionumzug mitzumachen.

Lettera aperta - Signora Carla Speziali, Sindaco di Locarno (08.11.2005)

Decisione della Dieta federale 1555 d’esiliare i Riformati di Locarno:
Comprensibile o crimine contro l’umanità avant la lettre?

 Gentile Signora Sindaco,

            Il Corriere del Ticino (7.11.05) così la cità: “La tragica decisione della Dieta federale nel secolo XVI, comprensibile nel contesto dell’epoca, ma che oggi, seguendo il nostro sentire moderno ci pare scritturata ed inaccettabile…”
            Mi sconvolge che la onorata rappresentante ufficiale di quel importante Comune che è Locarno anticipa come si presente la comprensione dei cittadini di Locarno d’oggi e, cioè, la comprensione di tutti che oggi si identificano con lo spazio culturale della Regione del Locarnese.
            A me manca questa comprensione. L’idea mi fa orrore che in qualche futuro il borgomastro di Nuremberg potrà dire che la tragica decisione di rilasciare i leggi razziali e d’iniziare l’olocausto sia comprensibile nel contesto dell’epoca. 
            Le atrocità dei crociati nella Renania e a Costantinopoli, l’espulsione del 1492 degli Ebrei e poi dei Moriscos della Spagna e del Portogallo, lo sterminio dei popoli indigeni delle America, il traffico dei neri d’Africa, la persecuzione dei Valdesi e degli Ugonotti, lo sterminio degli Armeni eccetera fanno parte del relativo contesto dell’epoca. Diventano comprensibile in loro contesto? Gli evangeli, la predica di Gesù sul Monte degli ulivi, non sono trovatelli post-gallilei. L’etica non comincia con Montesquieu e le Nazioni Uniti (anche se essi dimostrano che fraternità non ha bisogno da divinità). 
            “1555”, diceva l’ospite di Locarno 2005, Bernard de Muralt, “1555” (e anni consecutivi che erano anche l’epoca di San Carlo Borromeo) “1555 era epoca di frequenti roghi e impiccagioni”. Ai riformati che avrebbero ricusati d’andarsene, poteva spettare peggio dell’essere messo alla porta con donne e bambini in gelido mese di marzo. Se Zurigo non gli avrebbe accolti, La Dieta gli avrebbe possibilmente disprezzati come i girovaganti zingari. Una volta espulsi di un borgo, da incarcerare al clandestino rientro, da impiccarli o da vendergli sulle galere del re di Francia. 
            Avere comprensione nel contesto dell’epoca per la decisione della Dieta dei Signori Svizzeri di far espellere i Riformati dalla città di Locarno, somiglia ad ammettere come comprensibile nel contesto storico la persecuzione eliminatoria dai Zingari in Svizzera dal secolo XIV ai nostri giorni. (Oggetto ancora della lenta e non ancora completa adesione della Confederazione alla Convenzione Europea dei diritti umani (nati nel 1950) e dei diritti delle minoranze.
            Segnalare comprensibile nel contesto dell’epoca la decisione della Dieta di far espellere i riformati di Locarno, significa alla volta aver comprensione nel contesto dell’epoca per la dominazione dei 12 Cantoni alemanni sopra le terre e sugli esseri umani che formavano i baliaggi latini a sud delle alpi. Comprensione per l’impadronirsi per mezzo di violenza. Del contesto dell’epoca fanno altrettanto parte le esortazioni di San Nicolao della Flue e del patto del 1291: Conservare in modo opportuno le persone e i loro beni contro le malvagità dei tempi. Non obbedire a giudici salvo se della propria valle. - Decisioni di conquistare e dominare valli altrui sono in questo contesto non comprensibile.
            Altrimenti si acetterebbe di comprendere se la civilizzazione va verso un occasionale ritorno da contesti fatti da guerre di conquista e da genocidi.
                  Con la massima stima, Edouard Wahl,  membro Commissione cantonale nomadi

ad archivo 17.11.05






 

25 Jahre Yacht Club Brissago
Der YACHT CLUB BRISSAGO (YCB) wurde für Absolventen der Segelschule und andere mit dem Sail port Brissago verbundene Segler am 9. Oktober 1980 vom Leiter der SEGELSCHULE BRISSAGO gegründet.
Mitglieder: ± 200. Die Clubmitglieder sind grossmehrheitlich über die Kantone der Alpennordseite, Deutschland und andere europäische und überseeische Gebiete verteilt.
Per gli interessati della Svizzera italiana e della vicina Repubblica una pagina é in cantiere. On request we communicate as well in french and english.
Der Club hat eine soziale Ausrichtung: SEGELN FÜR ALLE. * Weitere Ziele sind: Verbreitung und Vertiefung der seglerischen Fähigkeiten und der Kenntnisse in Seefahrtskunde. Beschäftigung mit der Kultur der Ufergebiete des Lago Maggiore (Alpenpässe. Tessin, Piemont, Lombardei, Veneto). Vorkehrungen zu gastfreundlicher Aufnahme im Sail Port Brissago der am schweizerisch-italienischen Grenzort Brissago vorbeikomenden auswärtigen Bootsleute.
SEGELSCHULE BRISSAGO und Yacht CLUB BRISSAGO zeichnen gemeinsam als Vertrauensstelle der Kreuzerabteilung (KA) des Deutschen Seglerverbands (DSV). 


Höhepunkte des Clubjahrs sind: Teaparty auf der Brissagoinsel. Der Flottilientörn nach entfernten Orten des Sees. Die Bundesfeier-Flaschenpost-Regatta am 1. August. Nautische Buchgabe zu Weihnacht. Neujahrssuppe am See. Vorträge zur Nautik. Halbjahresschrift "Babystag & Topinglift".


Die Aufnahme neuer Mitglieder ist an keine Erschwerungen geknüpft. Der Jahresbeitrag beträgt Fr. 45.- (ca 30.-€). Die Benützung des Clubbootes Yngling kostet pro Nachmittag für Skipper und 1 Crew zusammen Fr . 45.- (24 Stunden Fr. 110.-; Woche / 7 Tage, Fr. 600.-). Ermässigungen aus gegebenem Anlass sind möglich. Für Asylbewerber aus Küstenländern sind Einführungskurse vorgesehen, die es Heimkehrenden erleichtern sollen, im Bootstourismus der Herkunftsgebiete tätig zu werden. Freiwillige Ergänzungen des Mitgliederbeitrags machen diese Angebote möglich
Präsident, Bootswart, Kassenwart, Sekretariat: Edouard Wahl (Gründer). Unterstützt von Eveline, Logistikerin der Segelschule. Ein neuer Clubleiter wird gesucht


Anschrift:

Yacht Club Brissago c/o Edouard Wahl
CH 6614 BRISSAGO

Tel/Fax 0041 91 793’15’12 e-mail: wahl.e@bluewin.ch               w.k.A.: 0041 (0) 78'805'89'51

Nächste Termine YCB
3.12. Mercatino di Natale (komunal). Si cercano collaboratori. Helfer gesucht. 31.12. Silvesterausfahrt mit SY Basilisk. Gäste willkommen. Anmekdung an E. Wahl 1. Jan 2006 Evelines Neujahrsuppe, Hafen Porto Ronco ab 15 Uhr. Gästewillkommen 


TITANIC - Steward Narciso Bazzi aus Brissago
ALLERHEILIGEN 1-11-2005 Tessin feiert seine Toten

Ein Grab hat er nicht. Die ihm von den Bürrgern gewidmete Gedenktafel ist in einem Gemeindeverliess verschwunden. Geschützt vor der Souvenirjagd der Titanic-Fans. Musealer Kleinmut löscht ihn aus dem kollektiven Bewusstsein aus. Er war Kellner, wie damals viele in Brissago. Aber einzigartig, wie er ans Meer emigrierte um in den elenden Auswandererdecks der luxuriösen TITANIC den armseligen Emigranten beim Essen und beim Erbrechen zu dienen. Mit seinen Passagieren blieb er im Schiffsbauch eingeschlossen, als das Heck sich hob und der vom Eisberg aufgeschlitzte Koloss im kalten Nordatlantik versank. Am 14. April 1912. Narciso Bazzi war 33 Jahre alt, als er mit 1502 Opfern ertrank.


Seit bald einem Vierteljahrhundert gedenkt der YCB alljährlich am 1. November des Seefahrers Narciso Bazzi.- Dies sind auf Papier die Worte, die auf der verschwundenen Gedenktafel eingemeisselt sind: "Date un pensiero, un fiore alla memoria di NARCISO BAZZI, giovane brissaghese perito miseramente nella spaventevole catastrofe marittima del TITANIC il 15 aprile 1912 a soli 33 anni quando più gli sorideva la vita.  

ad archivio 06.06.06





15.01.2008


         Der Lago Maggiore hat viel mit T(e) zu tun. Auf der Hafenmohle der Brissago Inseln die Statue der göttlichsten unter den olympischen Missen: Ar-Thé-Mis. 
        Den Lago Maggiore (Langensee) nannten die Römer “Verbanus”, die Nachfolger: “Verbano”. Bedeutet wahrscheinlich “vervena”, franz. “verveine”, “Zitronenverbene”, aromatiches südeuropäisches Gewächs, beliebt als anregend-beruhigender Guten-Abend-Tee. Buonasera Roma.
        Der oberste Ort am Lago Maggiore steht für Schwarz-Te: TE-NERO (ohne Bindestrich). 
       Am hügeligen Hang gegenüber den berühmten  Brissago-Inseln liegt in einem japanischen Teegarten das schweizerische (und beinahe italienisch-schweizerische) Tee-Museum. Hier waltet, assistiert von einer japanischen Teeheilkundigen, die wir des Wortspiels wegen TeeRapeutin nennen, Peter, der Teeologe vom Monte Verita.
       Hier gedeiht im Freiland nebst edleren Sorten der kommune SchwarzTee (TE NERO). Unweit davon wuchs vor Zeiten ein Ort heran, der auf Deutsch Schwarztee hiesse: TENERO. Der Name steht auch für die Eigenschaft “zart”: “tenero”. Ein südländischer Schokolade(auf dem asconeser Hügel gegenüber den Brissagoinseln)-fabrikant nannte  seine schwarzen Torroni-Mandelschokolädchen Torroncini TENERI. 
      

In den Vitrinen des Teemuseums sieht es aus, als wäre jemand mit dem Offroader durch einen Spätherbstwald gefahren und jemand hätte hinterher in den Radspuren die Laubkrümel aufgelesen und häufelchenweise hinter Glas zur Schau gestellt.
       Weil das aber nicht so, sondern eben ganz anders ist, ist der Raum mit den Krümelhäufchen ein Teemuseum. Wer es nicht schon im voraus gewusst hat, erfährt hier, dass das, was wie Waldlaubkrümel mit PneugummiAbrieb aussieht, abgepflückte Blütenblättchen der koffeinhaltigen Teepflanzen sind: Chã; Tee.
       Und man erfährt: dass sich daraus einbekömmlicher Sud machen lässt, den man als angereichertes warmes Wasser trinke und dabei sein Wohlbefinden, (falls man es schon hat, steigern und falls man es noch nicht hat) hervorrufen kann. Es ist eine Entdeckung der Bewohner ostasiatischer Küsten und Inseln, bei denen die Teepflanzen wachsen.
       Den abendländischen Menschen -  bei denen damals Mittelalter war  -  hat es gefallen, dass einige Asientouristen und abgesprengte Kreuzritter die Krümel heimgebracht haben, wo durch das Abbrühen derselben die Flüssigkeitauswahl, Bier, Schnaps, Apfelmost, Eichelaufguss, Kuh- und Wolfsmilch (letztere diente dazu, die Augen derjenigen zu waschen, die man aus Missgunst erblinden lassen wollte) eine willkommene Erweiterung erfuhr. Leute wie Vasco da Gama konnten mit einem ovalen Blechdöschen mit Löchlein drin ums afrikanische Südkap in den Indischen Ozean segeln und mit einem TeeEi des Kolumbus nach Hause kommen.
       Womit sie sich aber gleich auch als Banausen zu erkennen gegeben haben. Denn gewiegte Teeproduzenten siebeln die Teekrümel im Tee nicht weg. Besonders nicht beim Schlürfen des grünen Tees, der bei der Teezeremonie im Teemuseum am Lago Maggiore in Schalen gereicht wird.
       Ünheimlich kann es einem beim Gedanken vorkommen, dass die europäischen Seeleute der Entdeckerschiffe den Teeleuten der Naturvölker nebst TeeEiern die TeBe zurückgelassen haben.
       Angesicht der damals doch schon ohnehin bemerkenswerten Getränkevielfalt des Abendlandes, fehlt eine rationale Erklärung dafür dass sich bald einmal massives Verlangen nach Tee zwischen Kaukasus und den Weiden von Wales volkswirtschaftlich schicksalhaft bemerkbar machte.
       Die geringen Mengen an Teekrümeln, die herüber kamen und die gefahrenreichen langen Wege aus Fernost führten zu einer gigantischen, schwer zu befriedigenden Nachfrage. Und für die Handelshäuser, die Schiffsbesitzer und Kameltreiber zu einem, gigantische Gewinne verheissenden, Marktvorteil.
       Wie bei der Einführung des Fernsehens, in das zunächst die Eliten sich einglotzten, und so den Begehrensdruck der Zukurzkommenden anstauten bis zum Dammbruch der Totalglotze, so demokratisierte sich der Teegenuss vom höfischen Zeremoniell über Samovare und Brennsprit-Stövchen zum Vieruhrtee und five o’clock-must bürgerlicher und proletarischer Gesellschaften, vom Saufteeschöpfen in die Militärgamellen bis hin zum undurchsichtigen, namenlosen am Faden pendelnden Beuteltee.
       In einigen Nischengesellschaften ging das Aristokratische an die Unterschicht über, während es der Oberschicht schon nicht mehr so sehr drauf ankam. So heisst es in einer britischen Anleitung zur Ausstattung der Pantry (Küche) von Segelyachten:  Man solle es nicht unterlassen für Skipper und Gäste zwei Sorten Tee an Bord zu haben, für bezahlte Hände im Vorschiff aber mindestens fünf Sorten.  
      

       In der Vorteebeutelzeit, zur Zeit der letzten grossen Frachtsegler war die frühstmögliche Belieferung der britischen Inseln mit der neuen Ernte der vornehmsten Teesorten derart marktrelevant geworden, dass die vielmastigen Teeclipper ohne Rücksicht auf (bei Lloyds versicherte) Verluste, durch die Stürme gepeitscht - - - und ungeschickte oder aufmuckene Seeleute an die Masten gebunden und ausgepeitscht wurden. Des Tees halber.
       Tee hat enorm die Entwicklung der Seefahrt und der transkontinentalen Verkehrsmittel beeinflusst.  Was war die Triebfeder, diese Blütenkrümel zu Fortschrittmotoren, zu Geldmaschinen, zu Seemännervernichtern und zu Füllern von Mussestunden Millionen umfassender Menschenmassen zu machen? Die Antwort gibt das Mitglied von Sailport Brissago, Peter Oppliger, Pflanzer (auf dem asconeser Hügel gegenüber den Brissagoinseln) der ersten Teepflanzung in Europa. Begründer und Konservator des Teemuseums auf dem Monte Verità, wie dieser Hügel heisst. Er sagt: In Fernost wurde der Tee als Gesunderhalter und Lebensverlängerer gepriesen. Er hat anregende Wirkung. Der Westen wurde “verrückt nach Tee”.