Im Kielwasser des Mailänder Kirchenvaters Ambrogio und auf der Zeitschlaufe des Ambrosianischen Kalenders zelebrieren Brissago und andere Orte am Verbano, (dem Lago Maggiore), den Ambrosi- anischen Carneval am Wochende nach Aschermittwoch.
Zeit, den fürzesten und kostpieligsten Furz allerZeiten - Bertarellis Alinghi - mit Trommelstreichen streichen zu lassen entlang den von zweitausend Jahren Schifffahrtskunst bedienten Ufern des Verbano.
America's Cup - Titel Sport-Blick 15.02.2010
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J'aime les nuages...les nuages qui passent...la bas...la bas...les merveilleux nuages
Qu'aime tu donc, voyageur énigmatique?
Charles Baudelaire: Poèmes en prose 1869
Abschaffen die Erinnerung an die Opfer des Weltkriegs
Contro dramatica opposizione della minoranza, il Consiglio comunale di Cannobio, con l'energia di un Don Quixote, si svolge contro ciò che la maggioranza sembra considerare: molino a vento della memoria.
Il finora "Viale delle Rimembranze in Memoria dei Caduti in guerra" è la strada alberata che i turisti prendano per dirigersi dalla via principale verso il santuario della Pietà ed il magnifico Lungo Lago. Per i vicini di Brissago e gli altri confederati - da sempre risparmiati delle guerre - il percorso del Viale delle rimembranze é di grande emozionalità. Questi morti di Cannobio, da migliaia d'anni caduti in ogni mezzo secolo, furono sacrificate spesso per niente. Pero sono morti sempre, nolens volens, per impedire alle atrocità belliche, la tirannia e la carestia, di raggiungere la confine svizzera.
Motivo del voler "fare dimenticare i dimenticati" (parola d'opposizione): Cambiare il nome della via da Viale delle rimembranze in Viale S. Carlo Borromeo. Causa: il centenario 2010 della santificazione del cardinale verbanese Carlo Borromeo. Un famoso uomo della Controriforma. Alla volta quel uomo fanatico del rinascimento che ha fatto bruciare su dei ruoghi, intorno del Lago Maggiore e nella Val Blenio (CH), numerose persone, accusandogli d'essere delle streghe.
Dare nome alle vie é monumenti è prerogativa di chi é al potere. Cambiare nomi che sono diventate proprietà pubblica, collide con il diritto a parola di chiunque. Visto così, sostituire la denominazione rimembranze da nome d'uomo, somiglia a voler a Berlino sostituire la denominazione "Gedächtnis- kirche" (Chiesa delle Rimembranze) in domo Pio XII.
È nato - o pressa poco - la Federazione Ticinese delle Liste civiche. Il 28.01.2010 al palazzo comunale di Bellinzona. Se non fosse la barriera territoriale, gli abitanti di tutto il mondo potrebbero trovarne patria: liberati da ogni considerazione e prepotenza partitica. Più niente orientamento laterale: sinistra - destra eliminate. Il sopra e sotto a pena ancora marcato dal dislivello del podio che separa dalla il promotore e suoi seguaci. Promuovendo spiritus rector, per cui ogni dubbio d'altrui sembra essere una eresia: un omino un pò pinguedine, vestito all'eleganza popolo-democratico di un Walter Ulbricht. Altrettanto traboccante d'eloquenza. Suono originale: "le confesso che le sue perplessità di fondo sul Comitato promotore sanno tanto di vetero stalinismo che tristemente appartiene alla storia con i relativi fallimenti".
Per intanto la rivelazione si fa ancora attendere, se la "Federazione" delle liste civiche sarà un funzionante strumento per aiutare le persone che sono sprovviste da rapporti sociali e da mezzi pubblicitari di presentarsi se stess in liste (civiche) elettorali: per realizzare il proprio diritto all'autodeterminazione politica. Oppure se le liste civiche e le loro simpatizzanti dovranno combattere il sempre virulente rischio di diventare strumentalizzate a favore da ambizioni socio-politiche di qualche front men.
La sala. Fra attesa e delusione.
Il promotore. "Un pò di fiducia non guasterebbe, non le pare?". (Scritto dal Sindaco di Vernate a Edouard Wahl, Consigliere comunale, Brissago. Qui la risposta. "Tanto che la legge sottopone le amministrazione pubbliche alla sorveglianza dei rappresentanti del popolo, la fiducia, Signor Sindaco, é un reato".
Eliminare sinistra e destra
Dare un mano senza mani
Salvare il mondo afferando con simetria
Fare buona figura ... per la stampa. - Nel più logorato costume dei partiti tradizionali, il capo promotore Liste civiche, alla testa del suo comitato, si erige in colosso di Rodi. Hic salto. - Da quando i giornali del Ticino non hanno più soldi per mantenere osservatori critici nel vivo delle sedute pubbliche, vanno servite ai cittadini le sempre simile false e stupite icone da entende cordiale. Un movimento delle liste civiche si discredita, se non informa - specialmente sulle sue deboletzze - in modo immediato, esauriente e completamente trasparente.
Captatio benevolentiae. Non hanno distribuito panini per ottenere il sopporto delle plebe come avrebbero fatto i tribuni nell'antica Roma. Pero hanno investito in circenses. L'interprete del umore elvetico-sudalpino è stato inserito all'ordine del giorno per lubrificare l'ingranaggio d'anima con l'olio del Heimatstil ticines'.
Colorazione di speranza. Camicia aperta, jeans; moglie in sala. Artigiano indipendente, sindaco indipendente di un comune di belllezza autosufficiente. Sintesi alpina e lacustre, di cui ambizioni non vanno al di là del raggio del campanile. Invidiato quasi di nessuno, l'operaore della causa pubblica di Ronco s/Ascona non ha da guadagnare un gran ché dall'eventuale successo cantonale delle liste civiche. Pero corre i rischi di cui l'establishment sa penalizzare il nonconformismo.
Si é sucidato a Davos il commandante della Polizia cantonale dei Grigioni il cui ha ordinato nel 2010 l'uccisione di un giovane ammalato pericloso
L’auto-fine, celebrato alla vigilia del WEFa Davos dal capo Polcant grigionese, Markus Reinhardt è un segnale pubblico, inevitabilmente spettacolare. Costringe a tentare interpretazione chiunque che ricorda che il suicida era il comandante dello SPARO FINALE contro un pericoloso giovanotto ammalato giustiziato senza giustizia nel marzo 2000 a Coïra, da un poliziotto cecchino.
A l’epoca ha sollevato l’indignazione di molti, l’esecuzione statale – la prima in Svizzera – di uno SPARO FINALE allo scopo di economizzare alla causa pubblica grigionese le spiacevolezze di un assedio temporaneo con qualche evacuazioni d’inquilini.
Dovutamente accusato d’omicidio intenzionale, la giustizia grigionese lo ha assolto. Assolto così non solo l’esecutore del omicidio poliziesca. Assolto alla volta il sistema: lo squilibrio tra i valori: “quiete ed ordine pubblica" e assoluto “rispetto della vita umana” (Cost. fed. Art. 10 “ognuno ha diritto alla vita”)
Quindi premiato chi edifice la sua propria carriera sulla devota disciplina dedicata alla gerarchia al potere. A detrimento del suo eventuale proprio attaccamento più approfondito alla rettitudine.
Dalle notizie stampa d’oggi risulta che il comandante polcant GR Markus Reinhardt (61) non ha festata la sua assoluzione con il trionfo dei vincitori di Gran premio, spruzzando intorno la champagne. Si è fatto alcolico, perdendo moglie e compiacenza famigliare, rischiando denunce per guidare autoveicoli in stato d’ebrietà.
L’assoluzione (giustizia - o raison d’età ?) lo ha privato del beneficio che è gradito ai condannati. Quello di meditare, a pieno tempo di lavoro, sull’accaduto. Vedendo equilibrarsi: eventuale colpevolezza e possibile espiazione.
Stampa ticinese 01.04.2000
blick 01.04.2000
18:00 Palazzo Branca Baccalà
L’ Ospite d’onore del ricevimento municipale dei 18-enne potrà parlare alle nuove cittadine e nuovi cittadini in 7 lingue differente (it / de / fr / ing / sp / fischio / cartoline colorite e semantica tattile).
Il municipio ha arrolato a questa missione il caffettiere di Monte Carasso e famoso arbitrio del calcio internazionale (FIFA), Massimo Busacca. Quello multato dalla federazione per aver in settembre a Baden voltosi contro i tifosi Young Boys (Berna) parlando a loro mostrandole la parola muta del eretto dito medio (Stinkefinger / ditto fucking / digitus impudicus). L’espressione d’origine fallico figura nella letteratura mondiale sin del tempo dell’antichita greca-romana (Catul 1 sc.a.Chr.)
La politica brissaghese, che una diecina d’anni fa ha smascherata la moglie Fiorenza del Consigliere Luciano Poli per il gioiello nel suo ombelico si fa ora traduzione d’insegnare ai giovani cittadini l’indulgenze per i passi spagliati degli esponenti d’elite. Due anni fa il Municipio ha scelto, per maturizzare i 18-enni, il Gran Consigliere Claudio Suter, allora nelle righe a carattere cubitali per l’Asfaltopoli.
Per fischiare in solitario quanto 60'000 nello stadio ti fischiano, bisogno credere in Dio per credere in te. Ecco la lezione dell'arbitrio del calcio mondiale Massimo Busacca ai 18-enni di Brissago.
Ivalori umani superano il valore del successo. Il lavoro é piacere qunado si lavora con piacere. La saggezza dell'arena romana: Chi alza il pollice non ha ditto per far vedere il digitus impudicus.
18.enne - arbtrio mondiale calcio - municipali
Errore fatto, si deve ammetterlo. Poi con l'aiuto divino evitare ripeterlo.
A mani nascosti...
si tocca a niente
Il piede d'arbitrio più veloce del mondo
Imparziale
2 pollice azalzati, per ogni rivale uno
Per Dylan, il figlio del capodicastero sport la lezione é chiara...
Lärm erwacht 's Feuerwerk kracht Möge das Jahr 2'tausendund'10 auch so kerzlich zu Ende gehn
augurano a tutti visitatori of this wältwyte Netzli 's Eveline u. dr Edi Wahl
Wie schön sind Deine Zelte, oh Joggeli...
Das war mein liebster Bibelspruch, (4. Mos. 24,5) mit dem ich meinen Schlafplatz auskleidete, als ich mit Töff und Zelt durch den Balkan in den Nahen Osten fuhr. Im Jahr 1952. Jetzt holen sie mich ein in der geheizten Stube, die Bilder vom Dasein ohne Haus.
Zum Bild von Mohammed Othman im heutigen Tages-Anzeiger, schreibt das Zürcher Blatt: Ein palästinensisches Mädchen in einem Zeltlager für Menschen im Gazastreifen, deren Häuser im Gazafeldzug des Winters 2008-09 zerstört worden sind. Die Anzeichen würden sich verdichten, dass sowohl die Israeli als auch die Hamas den nächsten Waffengang vorbereiten.
Make psalms, no war!
Das Schwert ist gezogen. Der Mantel bereit, entzwei gesäbelt zu werrden. Brissagos Roland beschämlichen Herkommens, ist bereit, zum heiligen St. Martin zu mutieren. Doch die fürs Gutmenschsein benötigte Armut versteckt sich im ausschweifenden Schwulst der Anziehungswirkung sinnlosen Angebots. Schnickschnack, der Weihnachtsmarkt ist da. Nachfrage nach warmen Mänteln (Fr.6.-) und pelzgefütterten Mützen (Fr. 5.-) aus dem eidgenössischen Zeughaus des kalten Krieges ist null. Feldflaschen samt zugehörigem Trinkbecher - in Dürregebieten ein Reichtum - finden nicht einmal zum Tarif zero Bedürftige oder Liebhaber. - Mehr auf Seite <Partner velica>.
Bald steht das Steinbild mit dem drohenden Hieb- und Stichmesser wieder ohne ethischen Ansatz auf seinem mit Steuergeldern der Dorfbevölkerung finnzierten Sockel. Niemandens Sinnbild als seiner selbst. In die Ortsmitte gekarrt, nur weil der seinerzeit in Brissago wohnhafte Komponist der Oper "Roland von Berlin" es sich hatte schenken lassen vom deutschen Kaiser Wilhelm II. (1859-1941), der damals, wie auch später, Völkermorde und Kriegsverbrechen beging.
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Kirchtürme: Ja Minarete: Nein !
(un)-christliche NächstenHiebe29.XI.2009
Attenzione la pagina su Cevio é da considerare annullata causa errore nella communicazione degli riultati / Diese Seite ist annulliert wegen Fehler in der Übermittlung der Abstimmungsresultate.
Siehe weiter unten die neue Nummer 1 auf der Bestenliste der Tessiner socio-religiösen Toleranz.
5 von 169 Gemeinden des Kantons Tessin haben dem Verbot der Minarete nicht zugestimmit. Zusammen sinds 432 NEIN gegen 291 JA.
(Kantonsergebnis: 32‘469 NEIN, 69283 JA )
Zwei Gemeinden stimmten unentschieden: 16 zu 16 (Indemini). 21 zu 21 (Cavagnago).
Dies ist der Ort, wo tessinweit die grösste relative Mehrheit der Bürger die geringste relative Minderheit der Minaretgegner am gewichtigtsten überwiegt. CEVIO, Hauptort des Maggiatals. 257 NEIN zum Minaretverbot, gegen 138 JA.
Falls der Europäische Gerichtshof für Menschenrechte die Schweiz in die Knie zwingt - die Verfassungsänderung nicht umzusetzen - dann könnte Cevio Weltkulturerbe werden als derjenige Ort der Südschweiz, der dem Errichten eines Minarets die freundlichste Akzeptanz erweist.
Dabei liegt der Anteil Muslime an der Wohnbevölkerung Cevios mit 1,8 % weit unter dem schweizerischen Landesdurchschnitt. Die meisten Muslime im Tal sind Bosniaken oder Albaner. Arbeiten vornehmlich in Steinbrüchen und Pflegeberufen.
Blick aufs Vertikale ist vorgegeben in Cevio (und den eingemeindeten Weilern Cavergno und Bignasco). Die Engel denen der jüdisch-, christlich-, islamische, Erzvater Jakob im Traum von der Himmelsleiter unvermeidleich unter die Hemdchen sah, könnten hier auf dem Wasserfall La Crosa getrost herunter und in einem Minaret in der Nähe wieder in den Himmel steigen.
Zwei kleine Berggemeinden - eine oben am Nordende, die andere unten am Südende des Kantons sind die einsame Spitze der Tessiner gesellschaftlich-religiösen Toleranz. Die zwei einzigen Orte der Südschweiz, wo der schweizerische Verfasssungsgrundsatz hochgehalten wird, der keinen Werte- unterschied erlaubt zwischen christlicher, islamischer, jüdischer und jeder anderen der Menschenrechts- Charta entsprechenden Gottesgläubigkeit und Kultsymbolik.
Es sind die Dorfgemeinschaften MERIDE beim Luganersee, 318 Einwohner, 48 JA, 82 NEIN (54,7 % NEIN).
und ISORNO im Onsernonetal, 48 JA, 58 NEIN (54,0% NEIN) .
Beide traditionell, beide malerisch, beide mit Kirche und Kirchturm, beide mit schon vorhandenen spargelhaft schlankaufragenden Gebilden, die ihre Grundform teilen mit derjenigen eines Minarets.
In MERIDE der historische Hochkamin Camino Spinello. Er diente beim Schmelzen des ölhaltigen Gesteins des Monte S. Giorgio, aus dem die schwarze Zugsalbe gewonnen wurde. Welche bei den Sanitätsgefreiten der Grenzbesetzungen die Hauptwaffe war zur Heilung schwärender Wunden und eiternder Geschwüre.
Pila am Saumpfad von Intragna nach ISORNO. Säule mit dem Kreuz obendrauf. Ein Minaret mit Halbmond könnte ihr Vorbild gewesen oder ihre Nachahmung geworden sein.
Meride: Camino Spinello mit Mt S. Giorgio
Pila. Am Saumpfad nach Isorno (von Intragna)
Auch das Wappen von Isorno mit den nach oben strebenden Halmen onsernonischen Strohgeflechts weist in diese Richtung - die nun von den Minaretgegner als Richtung von Trägerraketen pervertiert wird.
Nationalrat Schlüer pocht auf misstrauende Sicherheitsprüfung der Wehrmänner auf Grund des Variantenreichtums von deren Religiosität.
"Frei nur ist, wer seine Freiheit gebraucht", sagt die Präambel der Bundesverfassung. Schlüer aber meint: Je vielseitiger einer von seiner Glaubensfreiheit Gebrauch macht, desto mehr sei er suspekt.
Das also ist Nationalrats Schlüers "Religions-Meynung", die ihm die paralmentarische Immunität durchgehen lässt.
In den republikanischen Anfängen der Schweiz wäre es ein Verstoss gegen Artikel 6 der Helvetische Verfassung von 1798 gewesen, welcher auseinanderhält: "Die Gewissens- freiheit ist uneingeschränkt, jedeoch muss die öffentliche Aeusserung von Religions- Meynungen die Eintracht und Ruhe nicht stören."
Seit der Revision der Bundesverfassung von 1874 ist daran nicht mehr gerüttelt worden. Auch mit den Fahneneiden nicht von 1914-18 und 1939-45. Jedermann (und Wehrmann) kann, wenn es ihm drum ist, jeder Zeit, auch jeden Tag, seine Religion(nen) wechseln, multiplizieren, ver- mischen, vergessen, verwerfen, neu erfinden, praktizieren, seien diese untereinander vereinbar oder widersprüchlich. Solange er nicht gegen den Anstand verstösst oder Dienstvorschriften verletzt.
Schweizer Soldaten müssen zur Verteidigung der Religionsfreiheit sich töten lassen. Nicht aber ist zulässig, für Glaubensinhalte die Waffe zu führen. Oder wo sie zu führen ist, diese ob solcher Einwände entwinden zu lassen.
Was ist geschehen? Was treibt Schlüer gegen die Tragflächen der Eidgenossenschaft (Religions- friede und Glaubensfreiheit) anzurennen wie gegen die Flügel einer Windmühle?
Was bläst er da zum rechtspolitischen Angriff auf den konfessionellen Pluralismus eines Militärinstruktors ?
Religionsfreiheit - und deren militärische Verteidigung – lassen es nicht zu, die Art und Anzahl der von einzelnen Bürgern und Militärpersonen angenommenen, ausgeübten oder hinter sich gelassenen Religionen kritisch zu hinterfragen
SVP-Nationalrat Ulrich Schlüer soll laut www.blick.ch/news, 24.11.09 gesagt haben: Militärinstruktor St. “habe bereits etliche «merkwürdige Wechsel» hinter sich. Erst reformiert, dann katholisch, jetzt muslimisch“.
Was ist daran so merkwürdig? kurios, auffällig, verdächtig?
In einem Land, in dem Religionsfreiheit zu den verfassungsmässigen Grundrechten gehört, ist es eher merkwürdig, wie wenige Leute (und Militärinstruktoren) ihrer Erlebnis- und Erfahrungsfähigkeit freien Lauf lassen. Wie wenig Leute gleichzeitig oder in beliebig schneller Folge aus der Vielzahl der Religionen ein Sträusschen sich zusammen- pflücken, diesen angehören und deren (oft wohltuende und bereichernde) Rituale zwangslos ausüben.
Wie man ja auch beim Klavierspielen sich nicht mit einer einzigen Taste vergnügt.
Das antimuslimische Abschreckungsposter der Antiminarettinitianten ist aus der unmittel- baren Nachbarschaft der Locarneser Hotel Information entfernt worden Auf wessen Betreiben? Der Stadtverwaltung etwa? Die Frage bleibt offen.
Fact ist: Die Muslime, die von Locarno träumen, werden nicht mehr unmittelbar abge- schreckt,dies in Locarnos Hotelbetten zu tun. Und das schon eine Woche vor dem Ende des Abstimmungskampfes, der um die Verletzung des Religionsfriedens tobt.
Lange blieb die Tragödie des Fahrenden Volkes, seine Vernichtung durch die Nazi – obwohl bekannt – unbeachtet. Und noch heute versagen die etablierten Gesellschaften Europas den Zigeunern den Respekt der den jüdischen Überlebenden der Shoah und deren Nachkommen gezollt wird. Das ist nicht nur in den Nachbarländern der Schweiz so, sondern auch in der Schweiz selber – und auch im Tessin.
In den vielen Jahren seit der Tessiner Staatsrat die Commissione Cantonale Nomadi eingesetzt hat, haben die Verantwortlichen es noch nicht einmal so weit gebracht, dass den durchziehenden Zigeunerkarawanen sichere Standplätze zur Verfügung stehen. Obwohl dies von internationalen Abkommen, denen die Schweiz beigetreten ist, vorgeschrieben ist. Noch nicht einmal der Schulbesuch der durchziehenden Zigeunerkinder ist gesichert.
Als der seinerzeitige Schweizer Bundespräsident Schmid an einer Gedenkfeier im Vernichtungslager von Auschwitz im Namen des Schweizervolkes eine Ansprache hielt, unterliess er es, der vernichteten Zigeuner zu gedenken. Eine daraufhin dem Tessiner Staatsrat zugeleitete Aufforderung, den Bundesrat zu ersuchen, der vernichteten Zigeuner in das Holocaustgedenken einzubeziehen, lief schon im Rathaus in Bellinzona ins Leere.
Auf einem historischen Ortsplan von Brissago, der im Gemeinderatssaal hängt, ist ein Haus als „Cà dei Zingari“ nachgewiesen. Doch ergebnislos blieb eine Aufforderung an die Behörden (kommunale und kantonale), dieses Andenken an zigeunerische Kultur im 19. Jahrhundert im Grenzort Brissago zu erhellen.
Eine wissenschaftliche Aufarbeitung der wirtschaftlichen Ausbeutung von Kindern der Landstrasse, die durch Pro Juventute als Halbsklaven an ärmliche Tessiner Bauernfamilien verdingt wurden, fehlt.
Wer in einer öffentlichen Ausstellung etwas erfahren möchte über den Tessiner SS-Arzt Dr. Leonardo Conti, der Hitlers Chefideologe wurde für die physische Vernichtung „minderwertiger Rassen“, muss ins 900-Seelendorf Dürmenach fahren. Ein Dorf im Sundgau (Oberelsass / Haut Rhin, France).
Schulkinder lernen. Die multikulturelle Koexistenz der Vorfahren: bürgerliche Christen, Juden, Zigeuner. Das böse Ende, das dem Koexistieren bereitet worden ist (Bild links). Die Gefahr, dass böses Ende wiederkehrt. Wovor Erinnern bewahren möge.
In diesem ehemaligen Judendorf und Zigeunerdorf, 7,5 Km Luftlinie westlich der Schweizer Grenze, wo seit der Shoah keine Juden mehr und nur noch wenige Zigeuner wohnen, ist diese Ausstellung am 8 November 2009 eröffnet worden.
Gleiches hatte Juden und Zigeuner vor Jahrhunderten gleichzeitig nach Dürmenach geführt als Bleibe umherziehend Erwerbender. Vorab die herabwürdigenden Juden-, Zigeuner- und Schweinezölle an Brücken und Stadttoren zwischen Rhein und Alpen. Insbesondere die Fernhaltebeschlüsse der eidg.Tagsatzung und die Ratsbescheide mancher eidgenössischer Stände (darunter das sonst fortschrittliche Basel des Bürgermeisters Rudolf Wettstein): „Juden und Zigeuner abschaffen“.
An diesem 8. November 2009 errichtete Dürmenach als erste Comune de Françe - als erste politische Gemeinde Frankreichs - eine Stele, eine Gedenksäule, auf der die Namen der Einwohner verewigt sind, die 1939-1945 Opfer geworden sind der Rassenvernichtung durch die nazideutschen Eroberer und durch den mörderischen Eifer der Gendarmerie der französischen Vichy-Regierung.
Fahnengruss, militärische Ehren den Vergasten. Juden und Zigeunern. Foto Jean-Paul, Dürmenach
An diesem 8. November 2009 - unter der Schirmherrschaft der Regierung der Republik – vertreten durch den Sousprefekten, den Abgeordneten in der Nationalversammlung, der hohen katholischen und jüdischen Geistlichkeit und der historischen Forschung - an diesem Gedenktag schuf Durmenach die sprachliche und historische vollendete Tatasache: Zigeunervernichtung und die Judenvernichtung im Frankreich des 20. Jahrhunderts unter dem hebräischen Begriff Shoah zusammenzufassen.
An oberster Stelle der Gedenksäule für die Dürmenacher Opfer der Shoah stehen die Namen zweier Zigeunerkinder: Itti Joseph, 3 jährig und Lafertice Marcel, 4 jährig. Sie sind 1940/41 mit ihren Familien verfrachtet worden in ein Zigeuner-KZ im feuchten Sand am Meeresstrand von Argelès sur mer, am Fuss der Pyrenäen. Die unvorstellbaren Zustände dieses Lagers ohne Nahrung, Trinkwasser und ärztliche Versorgung, haben die Kinder hingerafft.
In seiner aufrüttelnden Rede vor Bürgerschaft und Behörden am Durmenacher Denkmal für die Opfer der Shoah, sagte der Sprecher der elsässischen katholischen Vereinigung des Fahrenden Volkes „Wessen Verbrechens sollten wir schuldig sein, dass man uns hinrichten und nicht ins Andenken aufnehmen liess? Auch nicht ins Gedenken des Papstes. Wir fordern Entschuldigung. Dann kann unser Volks verzeihen. Vergessen nicht“. Ein Chor Zigeunerkinder sang: „Es brauchte keinen gelben Stern um in die Eisenbahnzüge ins Vernichtungslager zu steigen“.
Kind aus Dürmenachs Fahrendem Volk. In der Shoah ist ein Vorfahre umgekommen.
Bringt ein Kerzenlicht zum Denkmal. Auf dem der Name seines Ahnen er lesen lernen werden wird. Monsieur le Maire - (Bürgermeister) Dominique Springfinsfeld begleitet das Kind.
Swissness - Business - Guided tours
Ja zur Kleiderfreiheit - Nein zum Bedeckungsverbot
Vorbilder nachgeahmt Foto BLICK
Aargau: "Antisemitismus raus!"
Hass-Spray Möriken (AG) - BLICK, 21. Oktober 2009: "Polizei fahndet auf Hochtouren"
Ticino: in ?
Procura pubblica - se ne frega ?
Ascona Dicembre 2006 - Denuncia penale al Ministero pubblico
Nel lasso di 3 anni: Risultato? - Taciuto!
Strafanzeige an Staatsanwaltschaft, Dezember 2006 - Resultat? Verschwiegen!
und der Wehrminister Murer (statt des Nef-Schmid-Nachlasses) einen General Napier hätten
und Bundespräsident Merz eine libysche Schwiegertochter
" Come here at once and make your submission, or I will in a week tear you from the midst of your village and hang you”
Schreiben um 1840 an einen militärischen Gegner on Ch. J. Napier, brit. Kolonialoffizier in Indien, Vorfahre von General Robert Napier, Geiselbefreiungsheld, 1868, in Abessinien.
Wäre, wenn, hätte
Wäre Qadaffi Kaiser von Abessinien
Sässe auf dem SesselvonBundespräsident Merz ein Vorgänger wie Josef Munzinger (1851) und Jakob Dubs (1868)
und hätte der Appenzeller Merz die Queen Victoria zur Seite an Stelle des Fürsten von Lichtenstein
und wäre gewichtigste Geisel des afrikanischen Despoten statt des ABB-Agenten Göldi der Basler Chrischonabruder, Missionar Martin Flad mit dessen Frau und Kindern
und hätte SVPBundesrat Murer an Stelle des Generalitätsschlamassels seines Vorgängers einen General Napier zur Hand - die Schweizer Regierung bräuchte zusätzlich nicht viel mehr als 12'000 verschleissbare indische Soldaten, 8‘000 Strassenarbeiter und 36‘000 Elephanten, Pferde, Muli und Esel um dem afrikanischen Despoten die Geiseln zu entreissen.
Präsident Oberst Mummar Qadaffi
Bundespräsident Merz
Negus Tehodoro von Abessinien
Bundesrat Josef Munzinger
Ist Wehrminister Ueli Maurer der Aufgabe gewachsen?
Sind im Armeestab (Rapportbild 2009) nicht noch Lücken zu schliessen ?
Brückenkopf Süd. Zeigt: yes we can.
Nur dank ungeheuersten Aufwand hatten 1868 europäische Strategen vermocht, in einem 12-monatigen Afrikafeldzug ein paar evangelische Bekehrer von St. Chrischona (Riehen bei Basel) und ein paar britische Nilquellensucher - nach 4-jähriger Geiselhaft - wieder heim zu holen.
Was aber war der Grund der damaligen Geiselhaft von Sendboten aus der Schweiz in afrikanischen Gefängnishütten des Negus Negesti Theodoros, Kaiser von Abessinien? Der Grund wog kaum schwerer als der Grund der gegenwärtigen Geiselhaltung durch Libyens Präsident Muhammar Qadaffi.
Der Grund war eine Beleidigung, wie sie sich höchstens bei Leberwürsten als wohlbekömmlich erweist.
Bei Qadaffi: die unsensible, vielleicht europäisch überhebliche Abführung in Handschellen des Präsidenten-Sohnes Hanibal Seif el-Islam el-Qaddaff durch die Genfer Polizei.
Im Fall des Kaisers von Abessinien: die Kaltschnäuzigkeit mit der die britische Queen Victoria einen persönlichen Brief des abessinischen Kaisers Thedoros unbeantwortet liess. Er hatte ihr in dem Schreiben einen Paktvorschlag und ein Heiratsangebot unterbreitet.
Um die historische Bedeutung der Bundesräte Munzinger und Dubs zu erlangen, müsste Bundespräsident Merz einen Sohn haben, der, wie Josef Munzingers Sohn, Werner Munzinger Pascha, die militärische Unverhältnismässigkeit des Napier-Heerzuges durch die Schluchten des abessinischen Hochlandes dadurch etwas aufwog, dass er zeitweilig mit einem Hilfstrupp dem Herrscher Abessiniens zuhilfe eilte. Er hatte als Ostafrikaforscher in eine schwarzhäutige Familie eingeheiratet.
Die Geiseln des abessinischen Kaisers mit Pauline Flad und ihrem Mann von der Basler Mission
Der Heerwurm General Napiers auf dem Zug ins abessinische Gebirge
Zeitzeuge der Schweizer Bundes- ratssohn werner Munzinger Pascha
Nach der Erdrückung durch all die Elephanten, Rösser, Soldatenmassen und Kanonen, widersetzte sich Negus Thedoros erfolgreich dem Ansinnen seines Stabes, die europäischen Geiseln hinzurichten. Sie gelangten ausgemergelt aber heil nach Hause.
In seiner zerschossenen Bergfestung Magdala nahm sich der Herrscher von Abessinien mit einem Pistolenschuss in den eigenen Kopf am Karfreitag das Leben. General Napier wurde von Queen Victoria als Lord Fieldmarshal of Magdala in den erblichen Adelsstand erhoben.
Theodoros - Besiegt, nicht bezwungen. Den siegenden Löwen vom Stamme Juda eigenhändig in die ewigen Jagdgründe gefolgt
Der Sieger General Lordfieldmarshal Napier
Ist er hier, der Colonello Mummar el-Gadaffi, der Präsident der Volksherrschaft Jmahiria?
Die grüne Fahne Libyens und des Propheten weht heute über dem Hafen der Frontstadt Cannobio. An der Grenze zur Schweiz.
Bei soviel Libyen kann ja unser Bundespräsident und Bittsteller Merz auch nicht weit weg sein, wie ganz in der Nähe das herunter- gekommene Schweizer Panier vermuten lässt.
Die Flagge Libyens ist das einzige nationale Hoheitszeichen der Völkergemeinschaft, das ausschliesslich aus grünem Tuch besteht.
Und dennoch ist Qadaffis grüne Fahne vor Verwechslungen nicht sicher.
Garibaldi und Mussolini waren schon einmal hier in Cannobio. Ghadaffi hat es - wie Erkundigungen am Ort ergaben - in Wirklichkeit bis nach Cannoio noch nie geschafft.
Die Verwechslung wurde verursacht durch nichts rätselhafteres als Luft, bewegre Luft, wie sie am 13. Oktober, mit einer Geschwinduigkeit von gegen 115 km/h von Brissago her das Seebecken herunterfegte.
Dabei riss dieser Sturmwind an der senkrecht geteilten italienischen Tricolore den äusseren roten Balken und den mittleren weissen Balken weg - und liess nur noch den grünen Teil am Fahnenmast zurück.
Für einmal kam auch Bundespräsident Merz ohne Schimpf davon.
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Die Schweizerflagge war nicht zu Ehren des Bundesrats, sondern für die Seelenmassage am Touristenvolk aufgezogen, dann aber vom Wind zuschanden geblasen worden. Anderer Länder Bannerstolz wurde ähnlich gebrochen.
Anderer Länder Bannerstolz wurde ähnlich gebrochen.
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Wie mit dem Tranchiermesser getrennt blieb der Obersee (Tenero-Locarno-Ascona) bis südlich der Maggia als Flautenzone vom Sturmwindkessel Brissago abgesondert. Gemeinsam beide Zonen unter strahlendem Schönwetterhimmel.
Am hellen Lee (Windschatten) der grösseren Brissagoinsel ist die nordwestliche Windrichtung aus Basòdino-Maggia zu erkennen.
Rechtzeitig zum Pflichtversager fielen die Ampeln der staatlichen Sturmwarnung beidseits der Brissagoinseln aus.
Die Segelpüfung von Marco ... und Martin ... wurden vom Schifffahrtsamt abgesagt.
Fotoreportage (von Eveline Wahl) auf Seite <partner velica>
Die Schweiz hätte mehrere Möglichkeiten gehabt, Ehrengast Polanski von der Einreise abzuhalten, oder ihn zu hindern, einzureisen. Ohne das Auslieferungsabkommen mit USA zu verletzen. Zum Beispiel:
° Die stadt-zürcherischen Veranstalter des Filmfestivals wissen lassen, dass der geladene Gast unerwünscht wäre. ° Diesem an der Einreisepforte des Flughafens grenzpolizeilich die Einreise verwehren. ° Der Fluggesellschaft, mit der er (aus Wien) anreiste, andeuten, dass er das Flugzeug nicht zu verlassen brauche. ° Den Flugzeupiloten vor dem Anflug von Zürich zum Flughafen Basel-Mulhouse lotsen, der auf französischem Boden liegt. ° Die konsularischen Vertretungen der Heimatstaaten Polanskis - Polen und Frankreich - wissen lassen, ihr Bürger wäre in der Schweiz „non grata“.
Für die Eidgenossenschaft besteht kein Auftrag, der Abstrafung eines Ausländers, der sich im Ausland mit einer 13-Jährigen sexuell betätigt hat, anlockend zuzudienen. Der vorliegende Straftatbestand ist nur regional eine Strafsache. Er ist eine Strafsache in der Region Nordamerika. Er war zur Tatzeit keine Strafsache in Spanien und er ist auch heute keine Strafsache z.B. in Malta, im Vatikan, im Jemen.
Im Vatikanstaat und in Malta liegt das Schutzalter bei 12 Jahren. Im Jemen wurde das Schutzalter von 15 Jahren auf 9 Jahre herabgesetzt.
Es ist durchaus möglich, dass aus dem gleichen Flugzeug gleichzeitig mit Polanski ein Bürger der Republik Jemen in die Schweiz eingereist ist, in Begleitgung einer rechtmässigen 10-jährigen Gattin, die er rechtens nicht nur beschlafen, sondern auch jederzeit vergewaltigen darf.
Die durch Vermittlung von Pro Juventute und unter Vorsitz von Bundesrat Motta verdingten jenischen Kinder der Landstrasse erschienen nicht auf den Opferlisten der Justiz, sondern landeten in Gefäng- nissen wie Hindelbank und Witzwil, wenn sie ihren Vergewaltigern auf den Schweizer Heuböden davonliefen.
Foto Nationalfond.
Macht sie sich strafbar die Società Navigazione Lago di Lugano wegen Verstoss gegen die Rassismusstrafnorm Art. 261bis, Schweiz. Strafgesetzbuch ? Kaum. Wieso ?
Absatz 5 stellt unter Geld- oder Freiheitsstrafe "wer eine von ihm angebotene Leistung, die für die Allgemeinheit bestimmt ist, einer Person oder einer Gruppe von Personen wegen ihrer Rasse, Ethnie oder Religion verweigert".
Die eidgenössisch konzessionierte Schifffahrtsgesellschaft Luganersee offeriert an einem bestimmten Tag (3. Oktober) allen nachweislich deutschen Staatsangehörigen Schifffahrten zum halben Preis auf allen Kursen. Nichtdeutsche müssen doppelt soviel zahlen.
Dennoch ist die Luganer Schifffahrtgesellschaft vor Geldstrafe oder Knast wahrscheinlich sicher. Denn Deutschsein und Nichtdeutschsein sind keine Ethnien.
Wahrsscheinlich jedoch verstösst die konzessionierte Tessiner Schiffahrtgesellschaft Lugano gegen die Bundesverfassung. Denn "Deutscher Staatsbürger" bezeichnet eine Herkunft gegenüber welcher alle nicht deutschen Staatsbürger anderer Herkunft sind. Auf Grund der Herkunft bevor- teilende und demnach auf Grund anderer Herkunft benachteiligende Herkunft ist Diskrimination; verletzt Verfassungsrecht.
Bundesverfassung der Eidgenossenschaft Art. 8 Abs. 2: "Niemand darf diskriminiert werden, namentlich nicht wegen der Herkunft, ... oder der Sprache...".
Sind Verträge zulässig, welche die Schweiz einem ausländischen Staat gegenüber verpflichten, Absichten geheim zu halten? Auf souveränes Verhalten im voraus zu verzichten?
Müsste der Schweiz nicht vorbehalten sein, Im Fall anreisender Personen, die auf Begehren eines ausländischen Staatvertragspartners bei Ankunft verhaftet werden sollen, diejenigen Drittstaaten, in denen die anreisende Person auf freiem Fusse ist, wie auch die anreisende Person selber, vor Betreten des Einreisegates über die drohende Verhaftung zu informieren?
Nein zum Fallenstellerkino !
Freies Geleit für geladene Gäste von Festivals und anderen staatlich geförderten Veranstaltungen.
* Martiri i caduti in guerra alla memoria di cui a Cannobio il viale alberato é dedicato.
* Martiri gli alberi del viale alberato condannati a sparire senza mezzo di ricorso. Loro che fedel- mente nel venire ed andare delle stagioni prealpini cambiavano di propria iniziativa loro ornamenti vestiario.
* Martiri le palme, indigene altrove, Ventimiglia o Libia. Deportati all'imbocco dei venti della valle Cannobina, raffreddati dalle cime del Gridone e del Monte Rosa. Simulacro da Côte d'Azur, che suggerisce più tosto sete a dei turisti che compassione per i caduti in guerra.
Big Ben II, Westminter reminder. Nachlass des British Empire in Aden an der jemenitischen Rotmeer-Enge Bab el Mandeb am Übergang zum Indischen Ozean.
Schweizer Beitrag an eine gemeinsame Lagerstätte pflanzlicher und geistiger Nahrung. In den 90er Jahren baute Bühler Uznach in der ex-britischen Hafenstadt Aden ein Getreidesilo mit Moschee.
Luciano Storelli, 28.2.1947- 18-09.2009, membro del Consiglio comunale e già suo presidente, politico rispettato e rispettoso, funzionario delle Dogane federale, ci ha lasciato prematuramente.
Si assoccia al dolore della famiglia ed al rammarico dei concittadini: il Gruppo politico Farsi coraggio.
<< Der “Bayerische-Dreikampf” besteht aus dem Konsum von Obstler, gezapftem Bier sowie von Schnupftabak>>. Urteil Oberverwaltungsgericht Nordrhein-Westfalen 04.11.2007. Oft folgt der "Bayerische Dreikampf" dem Schuhplattler bayer- ischer Jodler uf dem Fuss.
Die im Bayerischen-Dreikampf sich bündelnden Halunzinogene scheinen in den Köpfen des Jodler- chörli Urnäsch am Säntis sich ausgewirkt zu haben. Stellten sich doch am Schwägalpschwingen die Jodler vor die laufende TV-Kamera einer Live- sendung des Schweizer Fernsehens und schickten folgenden sogenannten "Schnupfspruch" in den Äther.
«Denn in der Bibel steht geschrieben, du sollst deine Feinde lieben, damit ist gemeint der Schnupftabak und nicht das gottverdammte Jugopack».
"Pack" = hergelaufenes, liederliches Gesindel. "Gottverdammt" = ein Fluch, mit dem jemand wünscht, dass ein anderes oder etwas von Gott verflucht wäre
Wenns auf die Urnäscher Jodler ankäme, müste es in dem (inzwischen modofizierten) alten Sarganser Bättruef (Alpsegen) neuerdings heissen:
Bhuet's Gott und der lieb heilig San Peytr. Sant Peytr, nümm dynen Schlüssel wohl in dyni rächti Hand Und bschlüss wohl uf dem Bären synen Gang. Dem Wolf der Zahn, dem Luchs den Chräuel, dem Rappen der Schnabel, dem Wurm der Schweif, der Flug dem Greif, dem Stei der Sprung. Bhüet is Gott vor einer solchen bösen Stund. Dass solchi Tierli mügend wäder chrätzen noch byssen, so wenig as die falschen Jugos üseren lieben Herrgott bschyssen.
Jetzt droht den Hass-Spassern vom Fernsehkanal ein Strafverfahren des Kantons Appenzell Ausserrhoden.
Hätte der Ätti auf Beromünster den Spruch geklopft als es vor 1995 noch keine Rassismusstrafnorm art. 261bis im Schweiz. Strafgesetzbuch gab, oder hätte gar der Ururgrösätti so gewitzelt, als es vor 1918 noch gar kein Jugos- lawien gab, da hätte im Schnupfspruch, der bis hinter die Zeit der Klösteraufhebung reicht, der Schnupftabak nicht auf "... Jugopack", sondern auf "... Judenpack" gereimt.
Die Urnäscher Jodler würden sich mit dieser Version auf keinen geringeren als den berühmten Schweizer Kulturhistoriker Jacob Burckhardt berufen können. (Der auf dem 1000 Franken-Nötli.) Er hat 1847 aus Berlin den Begriff "das hiesige Judenpack" für die Schweizer Altvordern salonfähig gemacht.
Lesen Sie Dokumentation weiter unten
Fremdenhass Am Schwägalpschwinget. Vor laufender TV-Kamera beschimpften Jodler Jugoslawen. Mit Reimen aus dem Sprücheborn des Judenhasses
Laut Presseberichten (Tages-Anzeiger 17. September) deklamierten Sänger des Appenzeller Jodelchörli Urnäsch am Säntis folgenden sog. Schnupfspruch ins TV-Mikrophon einer Live-Sendung des Schweizer Fernsehens: «Denn in der Bibel steht geschrieben, du sollst deine Feinde lieben, damit ist gemeint der Schnupftabak und nicht das gottverdammte Jugopack».
Warum „das g…….. Jugopack“? Und nicht ähnlichklingend und auf gleichem ethno-rassistischem Niveau: „das g…….. Judenpack“ ?
Wohl weil die Akteure von den textkritischen Voraussetzungen jodlerischen Auftretens so weit entfernt sind wie von des Sängers Höflichkeit.
Schon vor 9 Jahren, im Frühjahr 2000, beschäftigen Schweizer Lehrlinge sich öffentlich mit der Frage, ob beim Dichten das Wort „Schnupftabak“ auf „Judenpack“ (original) oder auf „Jugopack“ (Lehrlingsversion) zu reimen sei. (Diskussionsforum www.visionen.ch)
Der Begriff “Judenpack” existierte im deutschen Sprachraum bereits lange bevor 1918 ein neuer Balkanstaat namens Jugoslawien geschaffen worden ist.
Viel älter als Juoslawien ist auch die Verbindung von Judentum und Gebrauch des Schnupftabaks. Das Jüdische Museum Franken in Fürth zeigt eine Kulturgeschichte des Schnupftabaks im Judentum. Wegen des Ruhegebots am Schabbat, das auch das Entzünden von Feuer und damit den Genuß von Rauchtabak verbietet, wichen Juden im 18. und 19. Jahrhundert auf Schnupftabak aus. Zahlreiche erhaltene Schnupftabakdosen mit eingravierten Hin- weisen auf die Verwendung am Schabbat, sowie Kleinplastiken und Illustrationen verweisen darauf.
Hätten die Jodler vom Säntisfuss statt „Jugogpack“ den Schimpf Judenpack von sich gegeben, könnten sie sich vor dem Strafrichter höchst geistvoller Gesellenschaft rühmen. Der Schweizer Denker und Kulturhistoriker Jacob Burckhardt schrieb 1847 aus Berlin, dass er das Theater meide, weil er das "hiesige Judenpack" nicht um sich haben möge, wenn er genießen wolle. – Das war ein Jahr vor der Gründung der modernen Eidgenossenschaft. Vier Jahre nachdem die revidierte Bundesverfasssung landesweit Juden und Zigeuner niederlassungsfähig gemacht hatte, erläuterte Jacob Burckhardt was er unter „Pack“ verstehe. 1887 schrieb er aus seinen Ferien in Locarno, dass er sich unter anderem auch deshalb prächtig fühle, weil "kein Berliner Jud und sonst nichts von odiosen Kerlen" seine Muße störe.
Clown Dimitri hätte es nicht besser gekonnt. Die kleinen Apha-Tiere aus den Kuschel-Zoos der politischen Parteien des Tessins haben es für einmal zu einem Erfolg unter der Bundeshauskuppel gebracht. Einem Lacherfolg.
Blick Life-Ticker zur Bundesratswahl 16.September 2009:
8.23: Jetzt spricht Gaby Huber, Fraktionspräsidentin der FDP 8.25: Man sei die stärkste Partei in der lateinischen Schweiz 8.26: Jetzt stehe (einzig) ein FDP-Sitz zur Wahl 8.27: Dick Marty sei kein Kandidat. 8.28: Auch Fulvio Pelli sei kein Kandidat (Gelächter im Saal).
Kick off mit Tessiner Fuss in der Röschtitüre
Kick Dick in oder Kick Dick out
Anyway Kick Dick Dick Marty of course
Glücklich das Land das keine Helden braucht
Schmach den Davongekommenen, ehren sie die Heroen der Heimgesuchten nicht
Dove il sostituito del Sindic di Brissag ? Wo ist Ersatzperson für Brissagos Bürgermeister Kuchler ? Il Sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella piantata in asso. Il omologo di Brissago "non può" venire. Era pure programmato di portare il saluto dei vicini Svizzeri risparmiati dai carnefici nazisti.
Brissagos Bürgermeister Sindaco Kuchler, (zweiter von rechts). hat viele Köpfe in seinem Führungssab. Ausserorts fast ohne Gesicht, verpasst das Kollegium keine Gelegenheit, dasselbe zu verlieren. (Archivbild) Al sindaco di Brissago (2. da destra), non mancano collaboratori. Mancano comunque quanto si tratta di revivere la solidarietà storica con i provati vicini di Cannobio.
5.9.2009 - Cannobio ricorda i 65 anni del martitirio sofferta alla rioccupazione nazi-germanica dopo che il piemonte frontaliero, liberato dai partigiani, fu poi lasciato in asso dagli alleati.
5.9.2009 - Cannobbio gedenkt des Martiriums nazideutscher Wiederbesetzung 1944, nachdem die Kämpfer der freien Partisanenrepublik Ossola das Gebiet bis an die Grenze von Brissago befreit hatten. Es aber wieder aufgeben mussten, weil die Allierten sie im Stiche liessen.
Journalist Paolo Storelli, Brissago / Losone liest aus seinem neuen Buch "Storia di Lago in pace e guerra"
Partigiano Adriano Bianchi, verwundet beim umkämpften Übergang in die Schweiz, Bagno Craveggio, 18.10.1944. Autor des Buches "Il Ponte di Falmenta"
Partigiano 1944 - Soldat Alpini im Nachkriegsitalien
Partisan 1944, Armeekorpskommandant im Nato-Italien, General Francesco Venturi Feriolo mit Gebirgsarzt (links) und Gattin
An das Bundesamt für Metrologie METAS, Fachbehörde des Bundes für Messwesen, zur Weiterleitung
Bundesrat soll auf Grund des Notrechts das schweizerische Jahresende 2009 auf den 31. August verlegen.
Dann ist das Präsidialjahr von Bundesrat Merz nächste Woche vorüber. e. w.
Foto Werner Hermann, Oberhausen, de.
Helvetia hat Flecken auf dem Schild.
Merzenflecken ?
„On: SERN 1“ = On: Single Expansion Ramp Nozzle one = Eingeschaltet: Einseitig expadierende Aufsteigdüse eins. (Bestandteil von Raumfahrzeugen). Zusammengefasst <on sern one>. Weltweit vorhanden in Flugkörpern der Raumschiffahrt.
Als Gebirgstal des Kantons Tessin, Onsernone, jertzt auch weltweit bekanntgeworden für den paarungsfeindlichen Gesetzgebungsdrang der Talbehörde.
.Dô het er gemachet also riche von bluomen eine bettestat. des wird noch gelachet innecliche, kumt iemen an daz selbe pfat. bî den rôsen er wol mac - tandaradei! merken, wâ mirz houbet lac
Walther von der Vogelweide 1190-1230 ca
Laut Berichten der Tessiner Presse, beabsichtigt die Behörde des Onsernonetals mittels Verkehrsverbotstafeln der Ausübung von Zweieinigkeit in Bereichen öffentlicher Augenweide Einhalt zu gebieten.
Im Onsernone
Schtill nella valle wird’s Nacht. Aber d’Frau Sindaco wacht. ‘s Chilcheglüt numme darf jetz zum Schluss e bitz bimse u bamse u bumse vorusse.
We can ?
Some can !
PELLICAN'T ? - Yes he can't !
L'alpigiano dell'Onsernone
Mir Senne häi's luschtig
mir Senne häi's nättt,
häi Chäs u häi Angge
u Bumse-n-im Gjätt.
BumSenn
colla Lisetta per far glamor
Eine parlamentarische Anfrage an die Stadtregierung von Locarno zielt ab auf die Vertreibung der Zigeuner aus dem Stadtgebiet Locarno. Besonders während dem Internationalen Film-Festival. "Weil Zigeuner betteln".
Weg mit ihnen "per fare onore ai turisti" verlangt ein Wählerbrief, auf den sich der Vorstoss im Gemeinderat Locarno stützt. (“Um die Touristen zu ehren”.)
Mitglied E.W. der Tesssiner Commissione Cantonale Nomadi protestiert: "Vertreibung von Zigeunern ist gesetzwidrige Diskriminierung von Personen wegen ihrer Ethnie".
Um im Grundsatz das Ausmass solcher fragwürdiger Parlamentsvorstösse zu ermessen, ergänze man im untenstehenden Text die Bezeichnung "Zigeuner" durch den Namen einer anderen ethischen Minderheit. Z.B. "Juden". In dieser Leseart stünde die Festival-Stadt Locarno heute dort, wo einstmals der Schweiz-typische Rassismus das Feld beherrschte mit Ratsbeschlüssen wie den- jenjenigen im Zeitalter des Basler Bürgermeisters Rudolf Wettstein (1594-1666) und später bis nach der franzöischen Revolution: "Juden und Zigeuner abschaffen!"
Parole di un intervento parlamentare indirizzato al Municipio di Locarno.Zitate aus parlamentarischer Anfrage an Stadtbehörde. Zwecks Anschaulichkeit Per evidenziare: completato nel modo medievale con la parola "ebrei". mittelalterlich ergänzt durch das Wort "Juden".
"LA PRESENZA PROBLEMATICA DEGLI ZINGARI ED EBREI A LOCARNO" °DIE ANSTEHENDE PROBLEMATIK DER JUDEN IUND ZIGEUNER IN LOCARNO"
"incremento significativo di zingari ed ebrei" "Bemerkenswertes Anwachsen der Juden und Zigeuner..."
"Come giudica l’attività economica dagli zingari ed ebrei sul suolo di Locarno" "Wie beurteilt d. Behörde d. Wirtschaftem der Juden und Zigeuner in Locarno?"
È consapevole il Municipio che gli zingari ed ebrei arrivano in Ticino e a Locarno "Ist die Stadtverwaltung sich bewusst, dass die Juden und Zigeuner in den Tessin per guadagnare (evidentemente in nero)? und nach Locarno kommen um zu verdienen (natürlich schwarz)".
L'intervento parlamentare:
LodevoleMUNICIPIO della Città di Locarno Palazzo Marcacci 6600 L o c a r n o
Locarno, 06 agosto 2009 INTERROGAZIONE
LA PRESENZA PROBLEMATICA DEGLI ZINGARI A LOCARNO
On.le Signora Sindaco, On.li Signore e Signori Municipali,
Se anche potrebbe sembrare un caso, la cittadinanza di Locarno, come già avvenuto anche durante i concerti di “Moon & Star”, sta constatando in questi giorni, nell’immin- enza dell’inizio del Festival del Cinema, l’arrivo massiccio di zingari dalla vicina Lombardia (vedi lettera allegata inviatami il 07 luglio u.s. dalla quale per motivi di riservatezza ho oscurato l’indirizzo e la firma). Come può essere verificato, gli zingari arrivano a Locarno mediante minibus giornalieri e fanno ritorno nei dintorni di Milano la sera stessa. Durante il soggiorno giornaliero a Locarno, essi infastidiscono i passanti delle strade mediante atti che il più delle volte sono vietati dalle nostre leggi: è il caso delle fattucchiere che leggono la mano (il cui introito non è neppure dichiarato al fisco ed è quindi da consi- derare un “guadagno in nero” non tollerabile dalle autorità e se rifiuti di fartela leggere ti mandano delle maledizioni). Vi sono falsi invalidi senza gambe che però appaiono imp- rovvisamente miracolati appena scorgono la divisa di un agente della Polcom. Vi sono venditori di fiori che fanno il giro degli esercizi pubblici. Vi sono persone che si spacciano per sordomuti, entrano negli esercizi pubblici mettendo su ogni tavolo un biglietto con accanto un oggettino di poco valore e dopo aver fatto il giro di tutti i tavoli ripassano per ritirare la moneta oppure si riprendono il biglietto e l’oggetto. Vi è l’accattonaggio esercitato da bimbi e adulti nei più disparati luoghi (anche presso le entrate dei grandi empori) che chiedono la carità, ecc. ecc.
Ritenuto tuttavia che qualsiasi atto contrario alla legge, tanto più se fastidioso e insis- tente, deve essere impedito dalle autorità comunali, chiedo al lodevole Municipio di Locarno quanto segue:
1. Il Municipio di Locarno è al corrente oppure no dell’incremento significativo di zingari durante questo periodo estivo? E` consapevole del fatto che gli zingari arrivano e ripartono giornalmente dalla vicina Lombardia?
2. Come giudica l’attività economica svolta dagli zingari sul suolo di Locarno (evidente- mente non dichiarata al fisco)? E` consapevole il Municipio che gli zingari arrivano in Ticino e a Locarno per guadagnare (evidentemente in nero)?
3. Il Municipio tollera (malgrado la legge) le attività economiche non autorizzate e non dichiarate dagli zingari? In caso affermativo, non vi è una discriminazione nei confronti delle prostitute che lavorano in nero e che sistematicamente vengono controllate tramite retate della polizia?
4. Il Municipio tollera pure (malgrado la legge) le attività di accattonaggio esercitate da bimbi e/o adulti zingari ?
5. Non pensa il Municipio di far effettuare dei controlli da agenti in borghese dal momento che questi accattoni appena scorgono da lontano una divisa spariscono come per incanto?
Per una vostra sollecita risposta, ringrazio anticipata Con rispettoso ossequio: Firma
Brissago, autorizzato dal Municipio: Veglia per rimembrare le vittime di tutte le violenze esercitate da enti pubblici
Gemeindehausplatz Brissago: Mahnwache für die Opfer aller staatlichen Gewalt
Wenn es Schnäpse geregnet hätte statt Himmelswasser, hätte vielleicht alles anders geendet als mit einem Dorfsportplatz voll leerer Stühle vor einem leeren Podium, neben einem verschlossenen Feldschlösschen Bierwagen.
Der mit Steuergeldern finanzierte vaterländische Anlass hätte um 20 Uhr am Vorabend des 1. August, statt- finden sollen. Ein ähnlicher Anlass im benachhbarrten Ronco s/A war mit dem Vermerk "nur bei schönem Wetter“ ausgeschrieben. Nicht so der von Brissago.
Zum zweitenmal in Reihenfolge, hat das Municipio von Brissago ein Mitglied der Bundesversammlung mit Problemen am Lenkrad für die vorgezogene Bundesfeier als Festredner verpflichtet. Ständerat Filippo Lombardi (CVP) heuer, Nationalrat und ex-Kantonsarzt Dr. Ignazio Cassis FDP) im Vorjahr.
Brissago: Gouverner sans prévoire (kein Wettervorbehalt)
Ronco s/A <Solo in caso di bel tempo>
Mancherlei Besucher fanden sich ein, mit eingegerolltem Regenschirm. Vor allem Feriengäste. Denn der in der Mittagszeit niedergegangene Platzregen hatte schon nach 16 Uhr vollständig aufgehört.
Mutlos die Marktfahrer
Mutig die Pianistin und Sängerin Catherine Nardiello Verkauft eigene Konzertaufnahmen
Ferngeblieben sind: der Festredner Lombardi, die Gemeindebehörden, die Ordnungshüter und die, welche auf dem Latrinenweg ohnehin alles im voraus in Erfahrung bringen.
Wer nicht erwartet hatte, der Sindaco (Bürgermeister) werde sich an der Zufahrt hinstellen, um den Ankommenden zu sagen, der Anlass im Freien sei wegen Fehleinschätzung der Wetterlage abgesagt, doch verlege man die Feier in die Turnhalle oder in das Garni mit Theatersaal; wer das derart Naheliegende nicht erwartet hatte, konnte unenttäuscht von dannen gehen.
Anche se piove - Auch wenns regnet
25. Juli 09. Während ringsum aus Hotelleichen Eigentumswohungen slumig ins Kraut schiessen, hat ein Yachtingfan,
Jörg Wolff, an der Stelle eines verschwundenen Familien-Seehotels ein schiffiges Urlaubszentrum geschaffen. Mit
Sonnendeck, sailors lounch, Sportgschifffahrtakademie, Restaurant und Hotel. Dicht bei beim Yachthafen Brissago.
BRIZZANTINO TIME
Weg zum Meer
Hier soll auch Schifffahrtskunde gepflegt werden. Linienschiff GUILLAUME TELL der napoleonischen Flotte. Seeschlacht von Aboukir 1798.
Gaffelkutter: Kupfersegel auf TELL-Sandale. Schülerarbeit.
Nordföhn: Schnee bis auf die Alpweiden des Südtessin
Staatsstrasse CH - I in den Lago Maggiore gestürzt
Zwischen Brissago (CH) und Cannobio (It) stürzte ein Stück der auf Fels gebauten italienischen Küstenstrasse circa 20 m in die Tiefe. Ungebremst wie ein Warenaufzug bei Seilbruch. Ein Kinderwagen, eine Fussgängergruppe, der Baldachin, einer Prozession, darunter Bischof mit Reliquie - was auch immer auf diesem Stück Strasse in diesem schrecklichen Moment daher gekommen wäre: schwupp - weg
Auch wenn keine frommen Verkehrseilnehmer unterwegs waren, der kirchliche Segen, der solchen Strassen im Tessin und in Italien gespendet wird - hier könnte er gewirkt haben! Kein Mensch befand sich auf der Stelle, der mit dem Strassenfleck, die schöne Oberwelt hätte verlassen müssen.
.
Glück, unbemerktes Glück, hatten auch jene Beteiligten des dichten Touristen verkehrs, die im fatalen Moment den viel ausgedehnteren Gefahrenbereich befuhren oder begingen, der jetzt mit blauen Streifen gekennzeichnet ist. darunter ist die Asphaltdecke hohl, wie die Schädeldecke eines Schoggi- Osterhasen.
Der Automobilverkehr ist unterbrochen. Möglicherweise für Wochen. "Strada sparrata" ist für Holländer unverständlich. Wegen unzulänglicher Signalisierung zwischen Bellinzona und Ascona musste der mit Boots- und Wohnanhängern gespickte Urlaubsverkehr am Schweizer Zoll wenden. Und sich gleich zweimal, hin und zurück, durch das CO2-verqualmte Brissago hindurch quälen.
In Erwartung der 40-Tonner von und nach der Schweiz.
Urli con noi !
Lesen sie auch: <40-Tonner – Der Schrei ! > Seite <Brisavizi>
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Lesen Sie auch: <40-Tonner, "DerSchei"> auf Seite <.Brissavizi> Urli con noi !
1° Agosto: Eva Feistmann a Gadero s/ Brissago
Umweltaktivistin spricht Klartext am 1. August in Gadero
Schweizer Grund - Grundwerte, Grundstücke, Wiesen- und Weidgründe, die Stück um Stück zugrunde gehen. Ums Dörflein Gadero herum, (hoch über Brissago gelegen), gibt es beides. Grasende Schafe. Und Beton der ihnen das Grasland wegfrisst.
Schweizer Grund (1291-2009) Grund zum Feiern? Eva Feistmann weicht nicht zurück, gefährdete Landschaft zu verteidigen. Auch wenn der grüne Boden, auf dem sie steht, ihr immer wieder von der Zementlobby und deren Hörigen um ein Stück mehr unter den Füssen weggezogen wird. – Eine Metapher, eine bildliche Umschreibung, die in Gadero - zum Anfassen ist.
An der traditionellen 1.-Augustfeier in Gadero, hält Eva Feistmann die Ansprache. Sie war Tessiner Grossrätin und ist jetz Gemeinderätin der Stadt Locarno. Auch ist sie langjährige Aktivistin im Natur- und Umweltschutz, WWF und Greina-Stiftung.
Programm 1. August 2009 in Gadero:
19:00 Gratisbus ab Gemeindehausplatz Brissao Ab 19:00 Piazzale Gadero: Picnic aus eigenem Rucksack 20:00 Glocke des Dorfkirchleins stimmt ein ins landesweite Festgeläute 20:20 Ansprache Gemeinderätin Eva Feistmann (italienich und deutsch) 20:50 Lampionumzug für Kinder und Erwachsene durch alten Dorfkern und Wiesen 21:45 Erfrischung im alten Pfarrhaus (jetzt Seglerhaus)
1° AGOSTO. Si festeggia la Svizzera. Paese dei paesaggi. Multiforme le bellezze. Uniforma il ritmo del loro degrado.
Anche a Gadero, villaggio sopra Brissago, si sente martelare il polso del morbo elvetico. Cemento armato, grigio, secco e sterile, che soppianta il verde fiorido e autoregenerativo. Bitume che mangia in mezza giornata e per sempre l'erba che, da sempre, le pecore al pascolo potevano ruminare. Affinché sia lana, latte e letame.
Ridente territorio svizzero (1291-2009) C'è ancora motivo di ridere? E v a F e i s t m a n n non si tira certo indietro quando c'è, invece di lamentare, da difendere il territorio in pericolo. Eva Feistmann terrà il discorso alla tradizionale commemorazione del 1° Agosto a Gadero.
Ella è stata membro del Gran Consiglio ticinese ed ora siede nel Consiglio Comunale della città di Locarno. Di lungo tempo è attivista nella protezione della natura e dell'ambiente, WWF, PRO NATURA, Fondazione Greina.
Programma del 1° Agosto di Gadero:
19:00 Trasferimento con bus gratuito da Brissago (piazza del Municipio) dalle 19:00 Piazzale Gadero: Picnic dal proprio zaino 20:00 Campane a festa della Chiesetta del villaggio 20:20 Discorso della Consigliera Eva Feistmann (in italiano e in tedesco) 20:50 Corteo nel nucleo del villaggio e nei prati di bambini ed adulti con lampioni. 21:45 Rinfresco nella Casa Vecchia dei Preti (oggi casa di navigatori)
Patrocinio: Club velico Sailport-Brissago, diretto da Eveline e Edouard Wahl Tel. 091 793 15 12 078 805 89 51 wahl.e@bluewin.ch
Burqa for men. Dafür stehen wir: Bekleidungsfreiheit für alle!
Intolleranz zero
Martedì sera, 23 giugno. Un piccolo gran numero di persone a Cannobio si è fermato davanti all Municipio (Palazzo Carmine), fra monumento Branca ed il lago. Al lontano in direzione del santuario un ritmo, suoni di tromba, brillare di ottoni. Suoni diventano brani. Arriva la Banda cannobiese. Si ferma davanti al palazzo. Escono dal edificio il nuovo Sindaco Giandomenico Albertella. I suoi assessori. Si celebra quanto è usanza tradizionale: La Banda porga il saluto ufficiale al sindaco neo eletto. Poi tutti entrano nel palazzo, dove al primo piano attraverso le finestre si vede le stuccatura del soffitto della sala del Consiglio illuminato.
Per il semplice pubblico la cosa non finisce così. Il sindaco non è entrata nel palazzo. Fa il giro della piazza. Saluta tutte e tutti uno per uno. Anche i forestieri. Gli invita di salire nel municipio. Dove lui stesso ed i membri della Giunta Comunale, offrono con le proprie mani, con l’incanto un po’ dell’ospitalità antica, il rinfresco.
Seit dem Verstummen der <musica>, dem Verblassen der <arte>, seit dem Versiegen der Tranksame und des letzten Bissens Verdauung, seit dem Ende der Trattoria Arte e Musica, verliesse der müde Wanderer das Passdörflein (Passo dell'Alpe di Naccio) mit hängender Zunge und ungeleerter Blase … wäre da nicht das Schild am Rustico des Dorfeinganges:
„Wanderer, Erfrischung mit Toilettenbenützung, gratis. Vom Kirchleinplatz in Gasse links. „Eveline!“ rufen“.
Die Tradition, wenn auch von Lücken gekennzeichnet, ist alt. Nach dem 2. Weltkrieg blühte hier, bewirtet, bekocht beschlummermuttert von Enrio und Maria Corti die „Osteria Maria“. Zuvor mögen hier Schmuggler und Grenzer, Grenzbesetzungssoldaten und erschöpfte Flüchtlinge einander gute Nacht gesagt haben. Polizei kam selten, um die Stunde gleichen Namens durchzusetzen.
Nach dem Tod der Wirtsleute und einer ersten Durststrecke entstand ein paar Häuser weiter unten, mit Garten und schöner Aussicht auf den See und Italien eine Trattoria mit halbwegs trendigem Flaire zum Grotto hin. Die Doppelinitialen des Unternehmerpaars und ihrer Töchter (Ka, De, Ma und Sa) gaben der Wirtschaft den Namen Kademasa.
In Abständen und mit Lücken folgten sich mehrere Wirte bevor ein aus der Künstlerszene Basels eigens Zugewanderter, „Arte e Musica“ daraus machte.
Während einstmals die Künstler von weither mit einem Felleisen am Rücken über die Pässe romwärts schritten und wohl gerne in Gadero für ein Häppchen mit Merlot ihr Saitenspiel oder ihre Bildsprache zum besten gaben, fliegen die Kulturschaffenden jetzt lieber von Zürich-Kloten nach Milano-Malpensa über Gadero hinweg. In etwas tieferen Ätherschichten vertreiben Helikopter, welche Bauteile in die Berge fliegen, mit ihrem Ohrengraus die Menschen aus den Gärten.
Seither blieb Gadero dreiviertel Jahre, 2,4 Strassenkilometer und 190 Höhenmeter von der nächsten Gaststätte entfernt.
Am heutigen 22 Juni ist am Dorfeingang, wo Mülltonnen, Robidog, Signal Bus-Endstation und Verkehrstafeln ein gemeinsames Kommunikationszentrum bilden, ist dem Tessiner Gastgewerbe und dem Binnenlabsal der Hügelbewohner ein neuer, noch von keinem Gastrologen beschriebener Stern aufgegangen. Öffentlicher Parkplatz ...
... in Vorbereitung
Brissago - Gadero, 15.06.2009
Ist es der Elektrosmog der herangeführten Stromleitung, der die einzigartige Konifere umbringt. Trifft die Schuld das Bauunternehmen Edil Strada, das nebenan zur nachhaltigen Schande einer umweltverachtenden Gemeinde- politik dem Bergdorf eine monumentalen Parkplatz verpasst? Drangen abtötende Chemikalien in den Boden? Wurden bei Grabarbeiten die Wurzeln des aus dem steinigen Boden aufragenden Nadelbaumes lebensfeindlich verletzt?
Ist es Rache einer unheimlichen Übernatur, die nun den Kurort Brissago mit zusätzlicher Verödung bestraft, weil der Entgrünung des Landbau- und Erholungsgebietes zu Gunsten von Autoabstellplätzen bereits ein Nüsse abwerfender mächtiger Nussbaum geopfert worden ist?
Ihr Gen war wahrscheinlich über 100‘000 Jahre alt. Der Samen Ihrer Vorfahren liess schon vor der Eiszeit Lärchen in den Himmel wachsen. Hielt unter der Bodenkruste der Vergletscherung Europas stand. Nach unerforschter Schlummerzeit brach vor etwa 15 Jahren am Wiesenrain von Gadero ihr Same auf. Aus einem wildwachsenden winzigen „Tannenbäumlein“, wuchs sie zum künftigen Wahrzeichen des Bergdorfes heran. – Um bald keiner Vögel Heimat mehr zu sein?
Vielleicht aber wird das Leben, das die Eiszeit überstand, auch die Nähe und den unheimlichen Bodendruck einer hingeklotzten Betonödnis überstehen?
Mehr auf Seite "Vetrina"
28.05.2009
Nach windstillem Tag und wenigen Minuten frischer Abendthermik plötzlich losbrechend mit Schaumkronen und abreissender Gischt.
Sturmwarnung: zero! Überrumpelt: etwa 15 Yachten bei Abendregatta rund Brissagoinseln.
Die meisten brechen ab. Kehren zerzaust zurück oder im Schlepp von Hilfsboot. 1 Yacht, lange vermisst.
Findet Unterschlupf im Lee des Mausoleum Leoncavallo (südlichBrissago).
So wurden die schamlos aus einem italienischen Friedhof entführten Leichen des Komponisten Ruggero Leoncavallo und
seiner Frau Berthe nunmehr zum sinnstiftenden Wegpunkt.
Causa Damiano
Hand eines Prozessbeobachters. Vom zudrängenden Mob gequetscht
Alt-Nationalrat Dr. Franco Cavalli in Wochenzeitung Il Caffé, Locarno, 1.2.09
Politgruppe FARSI CORAGGIO, an der Gaza-Schlacht-Demo Bellinzona 11.1.09
Quelle connerie la guerre (Jacques Prévert)
Municipio di LocarnoSignora Carla Speziali, Sindaco
Petizione: Favorire la simmetria del benessere dei Palestinaini & Israeliani
I sottoscritti domandano che Locarno - nel 1925 diventata indimenticabile Città della Pace - faccia uso del suo prestiggio
e delle sue facoltà ambientali, intellettuali e logistici per il riavvicinamento degli esseri umani palestiniani ed Israeliani.
Con la massima stima Edouard Wahl, C.C. Brissago, Eveline Wahl, Gruppo politico Farsi coraggio
M o n t a g n e s m o n t é e s
M o n t a g n em o n t a n t
O u t s i d e
I n s i d e 15.11.2008 Vernissage Tatiana Mutrashova-Nason
I n s i d e 15.11.2008 Vernissage Tatiana Mutrashova-Nason
Für Seepiraten von Zwangsarbeitern erbaut.(XV. Jh.)
Von Schweizer Söldnern im Sold Mailands zerstört.
Von Kardinalsfamilie Borromei verschönert nachgebaut.
21. Jh. ausgeweidet zu Volkes Augenweide.
MALPAGA CASTELL, Seeräuber oder Cannero-Inseln
Liberale Kulturpflege
Öffentliche Skulptur. Von Bürgermeisteramt und Amt für Kultur und Freizeit, überlassen zum Frass dem Zahn der Zeit.
Scultura di proprietà pubblica, dall'autorità abbandonata alla decadenza.
Unbedarftes Volk benützt den heiligen Vogelfütterer als Blumentopfhalter.
C'è chi prende il santo da suporto vasi
Anderes Volk murrt: "Chi manca rispetto ai morti, Diio gli castiga. Disgraziati". (Die, die Toten nicht ehren, Gott züchtige Sie, die Elenden.
C'è chi manifesta ribrezza e rabbia.
Bellinzona, 15.102008
Lestrategie govenative di isparmio pregiudicano i studi di coloro che non sono figli da benestanti. Non distruggetecì !
Avanti giovani alla riscossa
Bandiera rossa (del Sindacato Servici pubblici e sociosanitari SSP / VPOD ?) la vincerà
Si é aspettato che dal Governo almeno il ministro all'istruzione e alla cultura Gabriele Gendotti cercherà il colloquio
con gli allievi in sciopero. Pur per nient'altro che spiegare, perché lui ed i suoi colleghi al Consiglio di Stato si considerano
più qualificati di coloro che in seguito ad una loro dimissione precoce (tanto desiderato dai populisti e dei giovani di sinistra)
potrebbero sostituirgli. - Invece...
.- Invece in fine della sfida intellettuale e pacifica, sono arrivati i supermotard della polizia.
.
Offener Brief an Municipalin für Kultur & Freizeit in Brissago: Bilanz nach 100 Tagen ?
Alles über die diesjährige Bundesfeier lesen Sie auf Sailport Club News
Moçambique: Einschiffung auf die "Ville de Lausanne"? Könnte ja sein.
Auch eine "Canton de Vaud" ist unterwegs im 17/18.Jh.und eine "Helvetie". Sie gehören einem Waadtländer Reeder unter dem Machtschutz der Gnädigen Herren von Berm. Transportieren Afrikaner auf die Menschenmärkte Amerikas.
Una petizione al Gran Consiglio di Edouard Wahl accusa il Municipio di Brissago a voler subordinare i cittadini e loro esercizio dei diritti politici agli interessi dell’industria pubblicitaria, quelli che il più dominano il mercato.
Il Municipio di Brissago è accusato:
: di negare ai cittadini la libertà di non comperare giornali;
: di negare ai cittadini la facoltà di i non spendere soldi per concessioni radio e tv;
: di costringere i risparmiatori, che non vogliono investire nel mercato dell’informazione a pagamento, a frequentare bars o caffè per consultare i giornali che si trovano in questi luoghi, o a recarsi alla biblioteca cantonale di Locarno a distanza di 17 km per mettersi in grado di poter votare in cognizione di causa.
Il Municipio è accusato
: di far finta, che i massmedia sarebbero sorgente da informazione neutre e indipendente, (mentre in realtà essi dipendano da finanziari privati, azionari, cooperative, partiti, inserenti, imprese pubblicitarie, grandi fornitori - tutti dipendenti da interessi pecuniari o altrimenti particolari).
: è che, cosi facendo, il Municipio di Brissago subordina i cittadini attivi e loro cognizione degli oggetti di votazione a degli interessi privati; quelli che al momento dominano il mercato.
Queste esorbitanze emergono da uno scritto di giustificazione del 26 giugno del Municipio di Brissago al Consiglio di Stato. In questa lettera al Governo, il Esecutivo comunale tenta a minimizzare gli inconvenienti avvenuti per il fatto che nella procedura preparatorio delle votazioni del 1 giugno 08, (per causa attribuita alla Posta pero sotto la responsabilità del Sindaco), dei cittadini attivi, di cui il numero non è conosciuto, non hanno ricevuto il materiale di voto in tempo prescritto dalla legge. Cosi che questi cittadini non hanno potuto conoscere e valutare quanto il governo, in dei brochures, espone ai cittadini, in modo particolareggiato e neutro, le conseguenze del si e del no.
Non si fa mistero del marchio della predominanza
Con una oltracotanza che nega arbitrariamente la volontà popolare di essere informato dal governo stesso sui vantaggi e svantaggi degli oggetti in votazione, il Municipio di Brissago ha dichiarato al Consiglio di Stato: “Per quanto concerne l’informazione sugli oggetti in votazione, riteniamo che sia la stampa, sia gli altri media (radio, televisione) hanno fornito per tempo tutte le informazioni utili per poter votare con cognizione di causa.”
Dato che il Gran Consiglio è autorità competente per rimediare certe guaii in materia di votazione e alla volta eletto per promuovere l’armonia fra i leggi, la Petizione esprime il desiderio: che il Gran Consiglio esaminasse se la visione proclamata dal Municipio di Brissago, in quando incontrastato dal Consiglio di Stato, non fa divenire lettera morte l’articolo (25, cpv. 3,a) della Legge sull’esercizio dei diritti politici:.. “ai testi in votazione” … “l’autorità . competente può allegare” una “oggettiva spiegazione”
Legge federale sui diritti politici art. 11.2: “Ai testi è allegata una breve e oggettiva spiegazione del Consiglio federale, che tenga anche conto delle opinioni di importanti minoranze"..
Wet Cam
Im Hochland schmilzt der Permafrost. Der Weinberg weint. Mit saurem Most geht ab die Post.
Die Bräune in der Sonnenstube wird zum Erzeugnis aus der Tube.
Regen, Regen, Regen, Regen so ist es halt mit Niederschlägen, im Schlamme stecken Weg und Wagen. „Man bräucht‘ es nicht vorherzusagen!“ schreibt in der Presse unverhüllt ein Kurvereinsmann wuterfüllt.
Das Wetter ist für manche frustig „Zur Höll‘ mit Meteo auf lustig“ klönt’s aus dem Gastgewerb verdrossen.
Für morgen planen schlauere Genossen: „Heut‘ wegen Sonnenschein geschlossen“.
Brissago ist mit Fakten aus der Wetterkunde weit voraus. Wo andere auf baren Busen und barfüssigen Medusen und auf lustvoll kleinen Sünden ihre Sommerhoffnung gründen steht in Oelzeug, Wetterhut, auf der Stirne Todesmut, auf granitenem Podest Brissagos Fischer regenfest, gestiefelt schwer bis zu den Waden, ins Aug gefasst die Ködermaden, in klammer Hand die Sturmlaterne. Man sieht, l’Albergo Sole ist hier ferne.
Brissago, 3. Juli 08
Am vierten Tag danach hängt über den Hotelschildern noch immer die Flagge der Fussball-Euro 08. Als bringe man es vor lauter Gastfreundschaft nicht übers Herz, den ausgedienten Textilmüll zu entsorgen.
Am Gemeindehausplatz wird gar die irreführende Kundgebung in ungebrochener Verachtung touris- tischer Aufrichtigkeit fortgesetzt, die deutsche Fussballmannschaft, die bereits am Samstag ihren Quarantäneaufenthalt in einer entlegenen Asconeser Unterkunft, Richtung Wien verlassen hat, sei noch immer in Brissago, wo sie nie hingekommen ist, zu Gast.
Brissago, 3.7.2008 Wer auch immer die Beflaggungsleichen heruntergeholt hat: Es geschah zu der Zeit als man noch den vierten Tag zählte seit dem Ende der Euro 2008.
"Schlamperei ist kein Laster, wie landläufig angenommen, sondern eine Qualität, die man sich hart erarbeiten muss! Dinge dem Chaosprinzip entsprechend zu verteilen, das hat Stil, das erfordert Ausdauer, Mut und Kreativität. Schrieb an ein kleines Mädchen der elekronische Kinder- freund "Associations-Blaster".
Auch im Leben der Völker kann Schlamperei nützlich sein. Ohne Schlamperei wäre der Anschluss Oesterreichs ans Nazi-Reich noch katastrophaler ausgefallen, beschied im März 2008 der Deutschlandfunk in Anlehnung an Karl Kraus (Dichter):
Den deftigen Kernsatz des Deutschlandfunks und das dazu passende Bild finden Sie hier gleich nebenan.
„Faschismus, gemildert durch Schlamperei!"
Handkehrum gereicht Schlamperei auch der Bundes- republik zu Schaden.
Die Zeitschrift STERN berichtet: Ein geheimer Bericht zu CIA-Gefangenenflügen durch Deutschland enthüllt, wie gleichgültig die deutschen Behörden auf die illegalen Transporte reagierten. Ein Sonderermittler beklagt haarsträu- bende Ermittlungspannen, Schlamperei und Falschaussagen eines Bundesanwaltes.
In der Seefahrt mag man Schlamperei überhaupt nicht. Dennoch kommt es bei Brunsbüttel auf der Elbe immer wieder zu Schiffskatastrophen durch Schlamperei.
Das "Hamburger Abendblatt" vom 8. Dezember 2005 führte geich zwei Schiffsunglücke vom Vortag auf der Elbe auf Schlamperei zurück.
Auf dem nebenstehenden dpa-Bild: Kieloben der 75m lange Düngemittelfrachter "Maritime Lady" am Tag danach.
Kein Mitleid mit Schlampern hat die Assikuranz.
In einem Kundeforum warnt die Allianz Versicherung: "Kein Versicherungsschutz wegen Schlamperei"
Mit Deutschlands mächt'gen Fussballspielen wollt' Brissago Ruhm erzielen
Hat mit Gastung renomiert die in Brissago nie logiert
Was so erstrebt in Sturm und Drange das Ende ist's der Fahnenstange
Dalla splendore del calcio tedesco Brissago voleva splendere
Si vantava anfitrione di coloro che mai a Brissago si sono fermati
Quando dalla Iberia veniva il "Adesso basta!" a Brissago si scopre la Fine dell'asta
26.6.08
wdrblog.de
Pagina / Seite <Vetrina - Schaufenster> und <Partner velica
Was Tabu in Ascona ist
ist in Cannobio Erinnerung
sda | 22.05.2008 | 17:22:24 | LOCARNO - Seit mehreren Tagen regnet es im Tessin, und ein Ende ist nicht in Sicht: Gemäss Prognose der Meteorologen wird es noch bis Ende Monat weiterregnen. Ab diesem Samstag werden sogar besonders starke Niederschläge erwartet.
(Was dann die Sonne andern Tags schon mal nicht wahrhaben wollte)
WOLKENSTUBE: Schönes Wetter auch bei schlechtem
Brissago - Ascona from its nicest side. The Lakeside of Cannobio
Schauen Sie weiter - altri imagini - pagina "Partner velica"
L'inno
Municipio: Celebrazione in onore di se stesso
Ospiti in penultima fila: Sindaco e Vicesindaco di Cannobio (It)
Il Clero
Il Giudice di Pace
Sigillo della Giudicatura di Pace. Il capello frigio della rivoluzione francese 1789 rimanda i signori al potere popolare.
Il Sindaco ad interim
Il Liberale radicale il supplente della giudicatura
Fioricoltura e tempo libero
Addio alle armi sindacali Il socialista promette fedeltà alle leggi
L'accento Demo-Cristiana. Tenuta demo. - Non si giura più. Si raccoglie pure.
Dopo le elezioni, i municipali devono presentarsi d’avanti al Giudice di Pace per dichiarare fedeltà alla costituzione ed alle leggi.
La cerimonia d’insediamento che il Municipio offre a se stesso con tanto di bandiere, decoro musicale e rinfresco, ne fa del atto giuridico un evento pubblico di pure fantasia. Se mai non è a spese personale dei singoli municipali, questa glorificazione degli amministratori comunali è a spese del popolo.
Il cerimoniale rovescia l’ordine gerarchico degli organi comunali:
1. L’Assemblea comunale, composto da tutti cittadini che hanno diritto di voto.
2. Il Consiglio comunale, che rappresenta il popolo e ha compito d’esercitare la sorveglianza sul municipio e l’amministrazione comunale.
3. L’organo subalterna, che ha mansione ad eseguire le decisioni del popolo e dei consiglieri comunali: Il municipio col sindaco.
Il incensarsi, il coronarsi da una aurea di capitani, conviene male ad un tale organo che la legge sottopone all’essere sorvegliato.
L’esaltazione musico-cerimoniale del Municipio di Brissago rischia creare nel subcosciente popolare il sentimento d’essere assoggettato dei propri servitori.
Durch Jahrtausende war Unterdrückung von Menschen durch Menschen der Brennstoff der Schifffahrt. Auch unter Segeln. Noch unter Dampf. Bis die Meuterei der Seeleute auf dem Panzerkreuzer “Potëmkin” der zaristischen russischen Schwarzmeerflotte vor Odessa (1905) den Weg frei machte für demokratische Modelle auf den Meeren. (Und Seen und Flüssen).
Inzwischen können Leute aus dem Bürgerstand und endlich auch Arbeiter zu Lust und Sport Boote fahren ohne fürchten zu müssen, aufgegriffen und aut vorüberziehende Schiffe gezwungen zu werden zu jahrelangem Schuften.
Der Film des russischen Kinopioniers Sergej M. Eizenstein wird am Abend des 1. Mai in Brissago-Gadero gezeigt. Der Filmabend findet statt im Restaurant mit Garten „Arte e Musica“ im Flecken Gadero über Brissago. Beginn: 20:00 Uhr. Dauer 75 Minuten. Der Eintritt ist frei.
Per millenni oppressione era il il carburante della nautica. Pure a vela, pure a vapore. Finché l’ammutinamento dei marinai dell’incrociatore “Potëmkin” della Russia zarista (Odessa 1905) ha aperto la via a dei modelli di democrazia sulle onde. Cittadini borghesi e finalmente operai, possono oggi navigare per il solo piacere senza temere che si fanno catturare e asservire per anni sui navi che passano.
Il film *La Corrazzata Potëmkin” del pioniere russo del cinema muto Sergej M. Ejzenstein sara proiettata la sera del 1° maggio alla Trattoria “Arte e Musica” a Gadero sopra Brissago.La proiezione inizia alle ore 20:00 e dura 75 minuti. L’entrata é libera.
Giovedì 1° maggioe ore 20:00 a Gadero, Trattoria Arte e Musica - entrata libera
Donnerstag, 1. Mai 20:00 Uhr in Gadero ob Brissago, Trattoria Arte e Musica - Einritt frei
Als die Tiere sprechen lernten und die Hirten in Betlehem Ausschau hielten nach den wandernden Gestirnen und einer ausrief: “O gsesch dä Stärn”, da wähnte der Ochse, der sich bereits im Tierkreiszeichen des Stiers als Himmelskörper heimisch wusste, er werde angerufen: “Ochse dä Stärn”.
“O wäre ich doch auch so ein Licht am Himmel“, dachte da der Esel. Schon verstand er es ja, sich zu bejahen: Eseli: “IA“, Eseli: “IA“ hatte man ihm beigebracht. Als es dann gegen das Frühjahr ging und das “Hü” und “Ho” und “Sternlio” des Ochsentreibers, der den “Ochse-dä- Stärn“ und alles Vieh antrieb, da kam dem Eselein die Erleuchtung, die man später die vorösterliche nannte.
Noch brachte der Esel den Umlaut “n” nicht über die lange Zunge, ohne den es am Himmel statt <“Stern” um “Stern”> nur <“Ster” um “Ster”>, also kubikmeterweise nur Holzhaufen gäbe. Da sprach halt der Esel, der schon IA- IA sagen konnte: “O Ster - IA”. Und alle wussten, dass er Ostern sagen wollte.
Nur der Italiener wusste es nicht, der unterwegs war, um in Betlehem eine Wirtschaft zu eröffnen. So entstand das weltweit bekannt gewordene italienische Wort für Wirtshaus: Osteria.
Als im nächsten Spätherbst in jener Gegend Maria und Josef eine Unterkunfts- und Niederkunftstätte suchten, da war in Betlehem nun alles zusammen, dessen es zur Weihnachtsgeschichte bedarf. Der Stern, der im Frühjahr "OStern" wurde. Der Ochse aus dem Stierkreiszeichen am Himmel, das Eselein von der Osteria. Nur Meister Langohr liess noch aut sich warten, bis er ein Vierteljahr später die bunten Ostereier legte.
Il Sindaco di Brissago si è reso conto che coloro, uomo o luogo, che nel mondo sono dei no body, possono fare qualcosa per non più esserlo. Acquis- tare attrezzi, ammennicoli, come hanno coloro che sono qualcuno. Così i nobody diventano parvenu. Spesso senza scorgerselo. Tuttavia vanno fatto sentire che non sono ancora diventato qualcuno. Allora comprano in vece di un solo ammennicolo, due alla volta o tre. Maniera: very rich. Si distin- guano d’or innanzi della classe dei very rich per il fatto che classe non hanno. La classe che ha classe sa curare i suoi ammennicoli, come se ognuno fosse l’unico. Si immagina male la troica del signore moscovito quando uno dei tre cavalli zoppica. Segno di classe è l’impeccabilità in ogni circostanza, a tutti costi. Specialmente in dei momenti e situazioni in cui il parvenu è costretto ad utilizzare le sue risorse per altre priorità.
Il Sindaco di Brissago si è reso conto o si è fatto dire che una bandiera, tipo a candelabro. con lo scritto BRISSAGO, all’entrata nord del Paese sarebbe una calzante “carta di visita” per farsi ben vedere agli visitatori del settentrione. Non una sola bandiera. Tre simili bandiere alla volta per farsi notare di più e per fare più riche a spese dei contribuenti. Tre bandiere a 300 a 400 franchi e tre candelabri da 350 a 500 f ranchi In totale CHF due mila o più, più posa dei can- delabri e delle bandiere.
Bastava pero che dopo che furono innalzati e quando è venuto il abituale favonio, il paese del Sindaco è ridiventa una Brissago parvenue. Un comune che ovviamente non ha ne curatore ne altro personale domestico per ammainare i prestigiosi bandiere in previsione del danno al quale il favonio le espone. Ne pure per il tempestivo rimedio quando il forte vento fsi è smesso. Ne pure parecchio tempo dopo, affinché cessa la vergogna di un paese che seg- nala “qui si entra in un Comune che esibisce costose simboli di prestigio. E dove le autorità se ne fregano Quando i relitti manifestano: “qui si contenta con il disordine“.
WASSER-KNATTER - Jetboot Freunde Saar
WASSER-NATTER - Lago Maggiore
In den Tessiner Seen leben geschützte Schlangen. Die ungiftigen Wasser-Nattern. Jetzt droht ihnen ein Feind.
Den Wassernattern droht tödliches Wasserknattern.
Der Bundesrat beabsichtigt den freien Markt für „Wassermotorräder“ (Jet-Ski) auf dem ganzen Gebiet der Schweiz zu öffnen.
Bei den Kantonsregierungen liegt das Hoheitsrecht, die Benützung der Wasserboliden auf ihren Schifffahrtsgewässern zuzulassen oder zu verbieten.
Für die deutschen Binnengewässern – darunter der Bodensee – haben die Bundesländer schon NEIN gesagt.
Noch hat für Lago Maggiore und Luganersee die Tessiner Regierung nichts entschieden. Noch ist es Zeit für die Naturschutzbehörden- und Vereine, die Berufs-und Schleppangelfischer, die Freischwimmer, die Ruder und Kanuten, die verantwortungs- bewussten Motorbootskipper, die Personenschiff- fahrtskapitäne, die Segler, die Segelschulen und die Segelclubs zur Besinnung aufzurufen.
Das gilt auch für die Geistlichkeit, der wunder- reichen Kirchen rings um die Seen. Was Gläubige als vorgekommen erachten, kann sich dereinst wiederholen. Muss dann, wen der Heiland hier über den See schreiten wollte, muss dann erst eine Fussgängerzone über den Wassern ausgerichtet werden?
Für die Zulassung der Wassertöffs spricht das Grundrecht der Freiheit der Schifffahrt. Die Freiheit stösst aber an ihre Grenzen, wo sie ein Grundprinzip der Schifffahrt selber verletzt: Die im Binnen- schiffahrtsgesetz verankerte sogenannte „Übung“. Damit ist gemeint: ausübende Anwendung der im Begriff der „guten Seemannschaft“ zusammen- gefassten Regeln und Erfahrungswerte.
BSG Art. 22: „Der Schiffsführer hat alle Vorsichts- massnahmen zu treffen, welche die allgemeine Sorgfaltspflicht und die Übung in der Schiffs- führung gebieten, damit niemand gefährdet, kein fremdes Gut beschädigt, die Schifffahrt nicht behindert und die Umwelt nicht gestört wird.“
Sodann: Art. 23.2: „Sind auf einem Gewässer Menschen in Gefahr, so hat jeder Schiffsführer zu helfen, soweit es zumutbar ist und das eigene Schiff nicht gefährdet wird.“ Das Monoposto-Wasser- Motorrad taugt nicht, seinem „Schifffs“-Führer (obwohl der besonders schnell zu einer Unfallstelle rasen kann) zu ermöglichen, einem gekenterten oder brennenden Schiff Hilfe zu leisten.
Das Wassertöff taugt allenfalls für Seepolizei und Seerettungsdienste als Kurierfahrzeug, als Relais und Einsatzleiterfahrzeug bei weitauseinander- gezogenen Trümmerzonen, wie sie bei Flugzeugab- stürzen vorkommen können. Einzel- und Lang- streckenschwimmer, die sich auf der beliebten Quersee-Strecke Porto Ronco – Brissagoinseln – Gambarogno befinden, würden ständig in Gefahr sein, von pfeilschnellen Wasssertöffpiloten übersehen und überfahren zu werden.
Gegen den Wind kreuzende Segelboote werden bei ihren aus der Distanz nicht voraussehbaren Wendemanövern der Gefahr ausgesetzt sein, dass pfeilschnell auftauchende Wassertöffs nicht in der Lage sind, ihnen das gesetzliche Vortrittsrecht zu gewähren. Tödliche Kollisionen und brennende Wracktrümmer könnten die Folgen sein.
: IL DISONORE DI UNA CITTADINANZA ONORARIA pagina Scrivania 2
Lällenkönig in Grossbasel und Vogel Gryff in Kleinbasel sind mythische Feindseligkeitsdarstellungen, die am Rheinknie warnen vor dem Unheil politischer Entzweiung der durch eine feste Brücke verbundenen Teile der vom Rheinstrom durchflossenen Stadt.
Auch rechts des Maggia-Grabens, der das Vorland der lombardischen Ebene von den piemontesischen Westalpen trennt, findet, sich, wenn auch nur einseitig, eine Mystik, die über Verbinden und Abscheidung nachdenken lässt.
Am Lago Maggiore in der Hafenkneipe Zaccheo des piemontesischen Städtchens Cannobio (I), das dem Hafen-Ort Brissago (CH) zwillingshaft benachbart ist, hat sich im Januar des Jahres 1522 das ereignet, was in der Zeit vor der Aufklärung allgemein ein Wunder war. Und für die Gläubigen noch immer ein Wunder ist. So, dass noch heute immer in den kalten Nachtstunden des 7. Januars längs der schwarzdunkeln, nur von tausenden von Kerzen beleuchteten Gassen von Cannobibo drei- bis viertausend Menschen zusammenströmen. Sie fügen sich zu einer Prozession, in welcher unter schwankendem „Himmel“, inmitten eines vielköpfigen, singenden Klerus‘, ein Bischof in grossem Ornat, eine Reliquie in silbernem Schaukästchen durch den Ort trägt, hinunter zum See und sie über den Wogen und den schaukelnden Fischerbooten mit beschwörendem Gestus emporhebt zum Firmament, wo Orion mit seinem diamantenen Gürtel an der Seite des hellleuchtenden Sirius im Vorüberziehen still zu stehen scheint. Die Reliquie im Schaukästchen in den Händen des Bischofs ist eine knöcherne menschliche Rippe, Zentrum des Wunders. Und dieses kam so: In der Nacht zum 8 Januar 1522 wurde der Gastwirt Tommaso Zaccheo, als er schon schlafend im Bett lag, geweckt vom Aufschrei seines 13-jährigen Töchterchens Antognina: „O Mama, laufet herbei: unsere Donna – so nennt das Kind die Muttergottes - und unser Herr Jesus Christus und der heilige Johannes weinen Blut!“. Später gab der Gastwirt Zaccheo dem Notar zu Protokoll: „Ich sprang aus dem Bett, schaute nach dem Pergamentbild an der Wand und sah wie der heiligen Jungfrau Maria rechtes Auge voll quellenden Blutes war und aus dem linken Auge ein grosser Blutstopfen hervorquoll. Und ich sah, wie auch das Abbild unseres Herrn Jesus Christus lebendiges Blut ausschied aus den Augen, aus der wunden Rippe und aus den Händen.“
Die Cannobiner Geistlichen, von Zaccheo herbeigerufen, nahmen die Rippe, die mittlerweile aus dem Bild heraustrat, an sich und verbrachten sie in die Kirche, wo sie nun seit 486 Jahren aufbewahrt und ein- bis zweimal im Jahr zu einem Ortsumgang ausgeführt wird.
Die sogenannten Wunder geschehen oft nicht von ungefähr. Ihre aufsehenerregende Wahrnehmung steht oft in Zusammenhang mit den epochalen Erfahrungen, Ereignissen, Anschauungen und Erwartungen ihrer Entstehungszeit.
Was war für das mailändische Cannobio von ausserordentlicher Bedeutung zu Beginn des Jahres 1522 ?
Die Päpste und ihre Höflinge hatten ein Lotterleben geführt. Am 1. Januar 1522 aber, 6 Tage vor dem Cannobieser Miracolo, wurde ein Verächter frivoler Kost aut den heiligen Stuhl gewählt. Adrian von Utrecht, Papst Hadrian VI. Mit ihm begann die mit die nüchternmachende Gegenreformation. Die Prinzen Borremeo aut der Isola Bella im Lago Maggiore, sicherten sich das ergötzende Zeugnis, Oel auf Holz, des Dornes in den Augen der kommende Kirchenfürsten. La Sophonisba, die knackige Schönheit mit dem Namen einer karthagischen Prinzessin. Gemalt 1521/1522 von Giovanni Pietro Rizzoli, einem Mann aus der Gegend, Maler der lombardischen Schule.
Um die selbe Zeit stritten Spanien und Frankreich um die Schifffahrtswege von Savoyen nach der Po-Ebene. Auf dem Lago Maggiore führten sie Seekrieg. Die Ufergemeinden mit ihren Häfen befürchteten Drangsal. Ihrer interkommunalen Solidarität wenn eine Dorfschaft im Alleingang paktierte. Da war in den Tagen vor dem Wunder in der Hafenschenke Zacccheo für Cannobio sicherlich von ausserordentlicher Bedeutung, dass das benachbarte und durch eheliche und wirtschaftliche Verflechtungen eng mit Cannobio verwobene Brissago dreiviertel Jahr zuvor, im April 1521, zu seinem Schutz die im Süden der Alpenpässe ländergierig sich gebärdenden Eidgenossen herbeigerufen und diesen ewige Untertanentreue geschworen hatten.
War zuvor die südwestlich von Locarno breit und damals ungezähmt in den See fliessende Maggia die natürliche Nordostgrenze Piemonts gewesen mit den zwei schmucken Handelsplätzen Cannobio und Brissago als Brückenkopf gegen die bereits eidgenössichen Vogteien um Locarno, so sah sich fortan Cannobio, nun ohne wehrhaften Graben und ohne Brissago als schützendes Vorwerk, dem Gutdünken der schweizerischen Haudegegen unmittelbar gegenübergestellt. Grund genug, um Heiligenbilder, wenn sie schon menschlichen Tuns mächtig sind, zum Blutschwitzen und zum Weinen zu bringen.
Ein anderer Grund: Im gleichen Vorjahr 1521 hatte der ex-Mönch Martin Luther auf dem Reichstag zu Worms die politischen Weichen für den deutschen Siegeszug der Reformation gestellt. Das Jahr zuvor hatte er die Herren der deutschen Länder, zu denen auch die Hauptleute, Landammänner und Kolonialvögte der Eidgenossen gehörten, aufgerufen, an Stelle der Bischöfe selber dem Seelenheil der Untertanen vorzustehen. Wende, zu welcher innerhalb der über Brissago nunmehr herrschenden Schutzmacht die eidgenössischen Stände Zürich und Basel sich eben anschickten. Noch sollte es 1522, im Jahr des Wunders von Cannobio, an die 36 Jahre dauern, bis am Lago Maggiore der grosse Gegenreformator des europäischen Südens, Cardinal und heiliger Carlo Borromeo das Licht der zerfleischungswilligen Welt erblickte. Aber seine unmittelbaren Vorgänger hatten schon die Judenvertreibung aus Spanien und dessen Weltreich, zu dem auch ein Teil des Lago Maggiore gehörte, die Ketzerverbrennung und die blutige Bekehrung und Versklavung der kolonisierten Völker Amerikas, Afrikas und Asiens in Szene gesetzt.
Sollte das Rippenwunder von Cannobio vielleicht ein göttlicher Talisman sein gegen das Vordringen der Zürich Reformation nach Oberitalien? Sollte es das sein, so hat es weit über Brissago und die Maggia hinweg seine Wirkung erfolgreich entfaltet. Unbehelligt vom Vormarsch in einem grossen Teil der 12 ennetbirgischen Orte, die zusammen die schweizerischen Gemeinen Herrschaften in Oberitalien bildeten, konnte Carl Borromeo, auf Eselsrücken reitend, die Herrschaftsgrenzen überwinden und das Doppelspiel seiner Kirchenreformen und seiner Hexenverbrennungen bis weit in die südlichen Alpentäler hinauf und gelegentlich bis an den Vierwaldstättersee hinüber ans westliche Abendland andocken.
Urs Patscheider di Kriens é docente di Corno alpino alla ALPHORN ACADEMIA OF SWITZERLAND Lucerna. È solista e suona anche il terzo C in un trio.
Malgrado la sua perfezione, provata in molti Jodlerfest, l‘attuale ospite vacanziero di Brissago si allena ogni giorno durante due ore. Nel borgo di confine il emozionante suono del suo corno alpino è portante da costa a costa. Peccato che sono tutti venduti in cambio di piscine e televisori le 300 mucche che una volta sveravano nelle stalla brissaghese. Avrebbero muggiate al suono che annuncia la prossima primavera ai monti.
38 schwimmen mit
Ältester 78
Am Samstagnachmittag 01. Dezember 2007 sind sie wieder zu haben: die famosen Wolldecken der Armee am Weihnachtsmarkt Brissago. Fr. 12.-- am Stand der Segler SAILPORT BRISSAGO Die ökologisch einwandfreie Wärme
Wir verlegen einen Teil der Segelschule wieder von Cannobio in den Yachthafen Brissago. So können wir wieder vermehrt etwas zur gesellschaftlichen Belebung des Hafens Brissasgo beitragen. Eveline bittet alte und neue Bekannte
zu einer Erfrischung an Bord der S.Y. Basilisk II+. jeweils am Samstagabend von 18:00 bis 19:30 Uhr, Hauptmole. Bootsplatz Nr 35.
Da wir auch manchmal auf Übernachttörn (oder sonst nicht anzutreffen sind), zeigen wir jeweils als Einladung zum Vorbeischauen am Mast die Basilisk-Flagge (Grüner Drachenvogel mit Baselstab).
Bei schlechtem Wetter offenes Haus am Kaminfeuer in Brissago-Gadero. Samstagabend 18:00-19:30 Uhr. Tel 0041 78 805 89 51.
Da wir auch manchmal auf Übernachttörn (oder sonst nicht anzutreffen sind), zeigen wir jeweils als Einladung zum Vorbeischauen am Mast die Basilisk-Flagge (Grüner Drachenvogel mit Baselstab).Bei schlechtem Wetter offenes Haus am Kaminfeuer in Brissago-Gadero. Samstagabend 18:00-19:30 Uhr. Tel 0041 78 805 89 51.
- Ab Mai 2007 unterrichtet die Segelschule Brissago auch wieder auf dem beliebten norwegischen Segelboot Yngling ab Yachthafen Brissago. - Weiterhin steht auch abwechselnd in Brissago und im windsicheren Cannobio das schwedische Schulboot Monark 606 für abwechslungsreiches Erfahrungssegeln zur Verfügung. - Ausfahrten mit Skipper auf der 10m-Yacht Bavaria 320, „Basilisk“ nach Vereinbarung.
Bild: Links eine Yngling vor den Brissagoinseln. Rechts: Monark 606 vor Cannobio.
- Da maggio di nuovo delle lezioni vela dal porto turistico di Brissago su natanti Yngling e Monark 606. - Per approfondire; uscite da Brissago o Cannobio (I) con il natante Monark 606. - Escursioni vela con skipper con Bavaria 10 m “Basilisk” dal porto turistico di Brissago. Da prenotare.
Grundschule Segeln - Scuola nautica - Ecole de voile - Sailingschool
Dies ist zwischen Sizilien und der Nordsee die einzige Segelschule auf der Wassergrenze zweier Länder. Hie La Svizzera - Qui l'Italia! Ticino, Piemonte, Lombardei. Drei Kulturen auf einem einzigen Wassertropfen. Bevor er durch den Lago Maggiore nach der Adria rollt.
Hier in Brissago, in einem subtropischen Klima am Südfuss (noch) eisbedeckter Alpen, finden Sie als künftige Seglerinnen und Segler die massgeschneiderte Ausbildung. Ob Sie das Segeln so schnell erlernen, wie die Flugzeugpiloten. Oder gemächlich, im Passgang hiesiger Urväter, die Schiffsleute und an den Alpenpässen Saumtierführer waren. In der Segelschule Scuola vela Brissago finden Sie Respekt für das, was Sie sind. Und Geduld beim Vermitteln dessen, was Ihnen zur Prüfungsreife für den Segelboot-Führerschein fehlt.
Massgeschneidert für schlanke Budgets ist auch das Schulgeld der Ecole de voile Brissago. Wir sind wahrscheinlich die preisgünstigste Segelschule der Schweiz. Notfalls können Sie bei uns im rustikalen Tessiner Haus am Kaminfeuer kochen und auf dem Schlafboden übernachten. Und klassenlose Segelkameradschaft pflegen am Tresen des Hôtel Villa Caesar, dem Viersternehaus am Platz.
Vom Neujahrs-Outing bis zum Silvestersegeln - any time is sailing time. Und immer weht vom Sail port Brissago zu den Brissago Inseln - nachmittags hin und frühmorgens zurück - ein Duft von Blumen. Kamelien zu Weihnacht, Mimosa im Februar. Und dann die ganze Profumi-Palette von Märzenglocken und Rhododendron bis zum Ersterben der letzten Duftnote einer Novemberrose im Rauch bratender Kastanien. Wenn die Winde in die Segel pressen riecht es nach Umarmung in der Takelage. Die Windsbraut rauscht mit ihren Röcken. Dann und wann holt einen das Abgas eines Motorschiffes in die Wirklichkeit des längst auch ins Maritime übergreifenden Mischverkehrs zurück.
Um diese drei Pole kreist die Ausbildung der Segelschule: * Erlebnis der Natur, als ein Teil in ihr, der mittels Einsicht in die Zusammenhänge sich selber lenkt. * Umsetzung der Einsicht in eine Abfolge erlernten Handelns (Segeltechnik). * Beherrschung der nautischen Verkehrsregeln, die Entscheidungen erfordern aus der Machtfülle eines Kapitäns.
Die Segelschule Brissago bildet Jugendliche und Erwachsene aus. Von Kenntnis zero bis zur Prüfungsreife für den Erwerb des schweizerischen Schiffsführerausweises Kat. D. Das Patent berechtigt zur Führung von Segelschiffen jeglicher Grösse auf Binnengewässern. Es ist durch internationale Abkommen in den meisten Staaten anerkannt. Zum Teil auch in geschützten Küstengewässern (z.B. Buchten Mallorcas).
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DIE SEGELSCHULE BRISSAGO bietet an:
Schnuppersegeln: einzelne oder mehrere Erlebnis- und Unterrichtsfahrten.
Ausbildung zur selbständigen Führung von Segelbooten bis 16m2 Segelfläche: 5 Nachmittage.
Ausbildung zur kant. Prüfung f. d. Schweiz. Segel-Führerschein: 8-12 Nachmittage
Vorkurs zur Hochsee-Ausbildung: 2-3 Tage
Törns auf dem 64 km langen Lago Maggiore auf 32-Fuss-Yacht Bavaria "Basilisk"
Der Lago Maggiore ist 64 km lang, bis 5 km breit, in der Mitte 372 m tief. Regen und Schmelzwasser verursachen bis 8 m Anstieg. Fläche 6562 Quadratkilometer bei mittlerer Höhe. Volumen: 370 Miliarden Hektoliter. Am See liegen die Städte: Locarno - Ascona - Brissago - Cannobio - Luino - Intra-Verbania - Pallanza - Stresa - Laveno - Angera - Arona.- Sesto Calende. Mittlere Höhe ü.M. 194 m = tiefster Punkt der Schweiz. Von der Seemitte bei Laveno ist der Blick frei auf höchsten Gipfel der Schweiz: die Dufourspitze 4647 m.ü.M. im Monte Rosa Massiv.
13.01.2006
Schulboot Monark der Segelschule Brissago läuft ein
Segelschule-Brissago-Freund David Appleby mit benachteiligten Jugendlichen skippert das Siegerboot, eine 22 m Stagsegelketch, ins Ziel des Smallships Race (340 Teilnehmer - Isle of Wight)
Foto: Eveline Wahl
Geduld bringt Rosen zum rotieren auf den Wasserwegen. Kompassrosen
BAUSTELLE Geschmückt mit fremden Adlers Flügeln Brissagos Sindaco (Bürgermeister), Giancarlo K u c h l e r hat grossen Auftritt im benachbarten italienischen Cannobio. Freiwillige aus Briissago sind 1859 über die Grenze geeilt, um mit Schweizer Vorderladergewehren und einer handgezogenen Kanone dem Nachbarort gegen den Überfall feindlicher Kriegsschiffe beizustehen. Der Expeditionstrupp hat zum sieghaften Ausgang beigetragen.
Mit einem in Fels gemeisselten Löwenhaupt, das über die Fluten des Lago Maggiore blickt, wurde vor 125 Jahren, am 25. Jahrestag, den Brissaghesern ewigwährenden Dank ausgesprochen.
Den Märtyrern zu gedenken, den Nachbarn zum damaligen Erfolg zu gratulieren und jenen eigenen Verdienst leuchten zu lassen, ist Sindaco Kuchler mit dem damaligen kleinen Geschütz und grosser Geste zur Zelebrierung des 150. eingefahren.
Der Auftritt in Cannobio der Deputation des Municipio war prächtig. War er auch ein Stilbruch? Von der eigenen Bevölkerung, wie so manches Obrigkeitliche in Brissago, nicht mitgetragen? Politisch unkorrekt? Geschmacklos?
Dazu auch ein durch Verschweigen begangener Affront gegenüber den 800 nun auch schon fast alle verstorbenen, amtlich geächteten, Schweizer Spanienkämpfer. Welche 1936 die Pyrenäen überquert haben, um die spanische Republik gegen den Franco- Faschismus zu verteidigen. Die freiwilligen Brissagheser Kämpfer in Cannobio waren ihr „Vor-Bild“: Das Bundesgesetz gegen die Teilnahme an fremden Kriegsdiensten, das die Ehre und Existenz der Spanienkämpfer zu Fall brachte, war in jenem Jahr 1859, in dem die Männer aus Brissago mit Gewehren über die Grenze nach Cannobio zogen, von den eidgenössischen Räten verabschiedet worden.
Ist in dieser Hinsicht ein politisch notwendiges Statement stummgeschaltet geblieben, war umso eklatanter, was den Betrachtern des Autritts der Brissagheser Behörde als Stilbruch, als geschmacklos vorkommen konnte.Das garibaldinisch zur italienischen Staatswerdung drängende Cannobio hatte sich 1859 des Überfalss einer Kriegsflotte des österreich-ungarischen Imperiums zu erwehren. Die Schweiz hatte den Rückfall ins Ancien Régime, den Sonderbundskrieg, die Gründung des Bundesstaates 1848 und die Gefahr in eine zweite Front des Krimkrieges (1856) gerissen zu werden, hinter sich. Der Kanton Tessin verdankte seine Würde als unabhängige Republik der Mediationsakte 1803 des Generals und nachmaligen Kaisers Napoleon. Die europaweiten Zwangsrekru- tierungen zur Aufstockung der Eroberungsheere des napoleonischen Imperiums hinter- liessen in Brissago ( im Gegensatz etwa zum Bleniotal [Beresina 1806] ) keine Spuren.
Kein Grund also, die Kommune Brissago, ihre Bevölkerung, ihr Municipio, als unterwürfige Opfer oder gar triumphal als Frucht des buonapartischen Imperiums glänzen zu lassen, dessen Grand Empéreur 1821 (also 38 Jahre vor dem austro-ungarischen Angriff auf Cannobio) in St. Helena gestorben ist.
Mit dessen Insignien - „N“, goldestickt auf den Rockschössen und gekrönter Adler in Gold auf den Tschakos - Brissagos Gemeindefahne in Cannobio vorbeitragen und mit napoleo- nischen Grenadieren sich als gewählte Brissagheser Obrigkeit in Cannobio vorführen lassen, auf den noch sichtbaren Wegspuren des Revolutionärs Garibaldi, ob das sinnvoll, stilsicher, politisch korrekt und nicht geschmacklos ist, das ist eine Frage, auf die vom Municipio eine Antwort erwartet wird. Mit einer für die nächste Gemeinderatsversammlung eingereichte (Dez. 2009) Interpellation.